Italia centrerà obiettivi di taglio deficit: 2,6% Pil 2012
Significativo progresso nel 2010, tenere sotto controllo la spesa e il gettito
ROMA - L'Ocse prevede che l'Italia centrerà i suoi obiettivi di risanamento sui conti pubblici, proseguendo sulla riduzione del deficit: dopo «il significativo miglioramento» messo a segno quest'anno il disavanzo calerà al 3,9 per cento del Pil sul 2011 e al 2,6 per cento nel 2012. Le previsioni sono contenute nell'ultimo rapporto semestrale sull'economia mondiale. La stima sul deficit-Pil 2011 è allineata con quella del governo mentre quella sul 2012 è più bassa di un decimale. Il disavanzo del prossimo anno dovrebbe quindi risultare inferiore alla soglia del 3 per cento prevista dal Patto di Maastricht.
L'Ocse nota che il conseguimento degli obiettivi di bilancio dovrebbe risultare «più facile considerato il miglioramento già visto nel 2010», in cui il deficit-Pil è stato tagliato dal 5,3 per cento al 4,5 per cento del Pil. Inoltre i target confermati dall'esecutivo nell'ultimo piano di stabilità si basano «su previsioni di crescita più prudenti» rispetto ai precedenti programmi.
L'ente parigino ribadisce comunque che il conseguimento di questi obiettivi «richiede un continuo controllo sulla spesa e ulteriori miglioramenti sul gettito fiscale. Questa attenzione è necessaria - dice l'Ocse nella scheda sull'Italia dell'Economic Outlook - a causa dell'elevato rapporto debito-Pil, che pure è destinato ad attenuarsi nel 2012, e a causa del prevedibile aumento dei costi sul debito con l'aumento dei tassi di interesse nel medio termine». Infine l'ente parigino plaude al piano di riforme approntato dal governo che contiene «una lista di priorità rilevante» e dovranno essere «effettivamente messe all'opera al fine di migliorare il potenziale di crescita dell'economia e di ridurre il fardello del debito tramite più crescita economica».
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