Napolitano: La Democrazia tiene se cresce occupazione
Il richiamo del Presidente della Repubblica: «Allarma la disoccupazione giovanile»
ROMA - Oggi l'Italia è più che mai una Repubblica fondata sul lavoro e deve tentare di «esserlo di più e non di meno». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, riprende le parole di Giuliano Amato e, in occasione della Festa del 1 maggio al Quirinale, spiega che «lo sviluppo economico e la sua qualità sociale, la stessa tenuta civile e democratica del nostro Paese passano attraverso un deciso elevamento dei tassi di attività e di occupazione».
Napolitano mostra preoccupazione soprattutto per quanto riguarda la disoccupazione giovanile: è vero, non bisogna lasciarsi andare «a facili giudizi stroncatori ma indubbiamente allarmano i dati relativi ai giovani tra i 25 e i 29 anni» e «richiede il massimo sforzo di riflessione il dato dei quasi due milioni di giovani fuori da ogni tipo di occupazione».
In questa situazione di forte disagio e incertezza per larghi strati di giovani - conclude il presidente - si riflettono evidentemente debolezze non recenti del nostro complesso processo di crescita» e occorre correre ai ripari.
- 01/12/2016 Firmato il nuovo contratto dei metalmeccanici. Come vince il modello Marchionne
- 13/09/2015 Squinzi ai sindacati: «Contratti innovativi per tornare a competere»
- 13/09/2015 Furlan: «Dobbiamo lavorare da subito a nuovo modello contrattuale»
- 13/09/2015 «Intanto rinnoviamo i contratti, poi discutiamo»