28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Crisi economica

«Condividiamo le denunce della Marcegaglia»

Federconsumatori: «Ma le famiglie stanno ancora peggio ed aiutandole si rilanciano anche le stesse imprese»

ROMA - «Se le imprese sono sole, le famiglie sono più che mai abbandonate» – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef.
Non sono solo le imprese, infatti, a risentire degli effetti della crisi e di una politica economica del Governo assente ed inadeguata, che, per rilanciare l’economia si affida a modifiche costituzionali quale quella dell’articolo 41, suscitando l’ilarità generale.
A fare le spese di questa situazione sono anche e soprattutto le famiglie, che vedono il proprio potere di acquisto crollare di giorno in giorno (-9,6% dal 2007 ad oggi) e che devono fare i conti con disoccupazione (allarmante è il dato relativo a quella giovanile, che sfiora il 30%) e cassa integrazione.
Tutto ciò, ovviamente, continua ad avere pesanti ricadute sull’andamento economico e sulla produzione industriale, alimentando un pericoloso circolo vizioso del quale, di questo passo, non si intravede la via d’uscita.

Per questo è urgente ed indispensabile intervenire con provvedimenti seri e determinati, tesi ad affrontare i veri problemi del Paese e risollevare le condizioni delle famiglie, ormai allo stremo.
La prima mossa da fare, in questa direzione, è attuare una redistribuzione del reddito, attraverso operazioni solidaristiche e la disposizione di una detassazione per le famiglie a reddito fisso e per quelle meno abbienti.
Inoltre è necessario disporre un serio piano di verifica e controllo sull’andamento di prezzi e tariffe (dai costi bancari all’rc auto, dai prezzi della benzina a quelli alimentari), disponendone, se necessario, un vero e proprio blocco.
Per rilanciare la competitività della nostra economia in campo internazionale, inoltre, è necessario un sostegno agli investimenti per lo sviluppo tecnologico e per la ricerca.