«Estendere il riconoscimento delle denominazioni di origine da Pechino al WTO»
Questo il commento di Confagricoltura in relazione alle notizie del meeting euro-cinese a cui ha partecipato il commissario europeo Ciolos
ROMA - «Il riconoscimento a breve di un pacchetto di denominazioni di origine europee, ancora limitato a pochissimi prodotti che comprendono il Grana Padano e il Prosciutto di Parma, da parte della Cina, grazie ad un progetto pilota, è solo un primo passo importante sulla strada della reciprocità tra Pechino e Bruxelles». Questo il commento di Confagricoltura in relazione alle notizie del meeting euro-cinese a cui ha partecipato il commissario europeo Ciolos.
RECIPROCITÀ - «Il negoziato con la Cina è importante ed innovativo - sottolinea Confagricoltura -. Non si avviino però estenuanti trattative bilaterali, ma si proceda sulla strada della totale reciprocità che preveda l’approvazione in blocco da parte della Cina di tutte le denominazioni di origine europee e dall’Ue dei prodotti caratteristici a indicazione di origine (IG) cinese».
«Il prossimo passo fondamentale che attende l’Unione europea - conclude Confagricoltura - dovrà essere quello di far recepire il sistema delle denominazioni di origine al Wto, in modo da ottenere un riconoscimento a livello globale dei suoi marchi di garanzia».
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