«Assurdo penalizzare i produttori onesti per battere la criminalità»
Così Confagricoltura commenta le affermazioni diffuse nel corso della trasmissione «Bontà loro» su Rai1
ROMA - «Mettere sotto accusa il pomodoro Pachino, proponendone il boicottaggio mercantile è stato un errore gravissimo. Si è penalizzato, inutilmente e solamente, la parte meno forte della filiera, criminalizzando uno dei prodotti simbolo del made in Italy agroalimentare». Così Confagricoltura commenta le affermazioni diffuse nel corso della trasmissione Bontà loro su Rai1.
«Associare il pomodoro di Pachino a fenomeni criminali e a chi specula sui troppi passaggi della filiera – sostiene l’Organizzazione agricola - ha l’unico effetto di indebolire l’immagine, costruita con anni di lavoro e di investimenti, di un sistema che coinvolge oltre cinquemila imprese e che ha raggiunto performance commerciali elevatissime.»
«Relazioni più dirette, tra produzione e distribuzione, rappresentano – continua Confagricoltura - l’obiettivo principale per rendere più trasparente l’intera filiera. Obiettivo verso il quale le nostre aziende si stanno muovendo, con successo, da tempo».
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