29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Sicurezza alimentare

Allarme frutta spagnola

Lo denuncia la Coldiretti nel chiedere controlli con il blocco immediato delle importazioni dalla Spagna dopo che i Ministeri della Salute e dell'Ambiente hanno vietato l'uso di agrofarmaci contenenti la molecola etossichina che sono invece ancora permessi in Spagna.

ROMA - «E' allarme in Italia per la presenza di frutta spagnola 'tossica' perché trattata con una sostanza pericolosa per la salute utilizzata per allungarne la conservazione anche durante il trasporto». Lo denuncia la Coldiretti nel chiedere controlli con il blocco immediato delle importazioni dalla Spagna dopo che i Ministeri della Salute e dell'Ambiente hanno vietato l'uso di agrofarmaci contenenti la molecola etossichina che sono invece ancora permessi in Spagna.

CONCORRENZA SLEALE - «Una misura necessaria per tutelare la salute dei consumatori e difendere i produttori italiani dalla concorrenza sleale» ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel chiedere che «il Governo si adoperi a livello comunitario per la definizione di norme che siano comuni a tutti gli Stati Membri».
«La Spagna - sottolinea la Coldiretti - è il principale fornitore di frutta in Italia con un valore delle importazioni che è aumentato del 5 per cento nel 2013 per un totale di 478 milioni di chili dei quali ben 22 milioni di chili sono rappresentati da pere sulle quali nel Paese iberico è consentito l'utilizzo della molecola tossica».

VERIFICARE L'ETICHETTA - «L'uso di questo formulato per il trattamento della frutta - continua la Coldiretti - è infatti ancora ammesso in Spagna sulle pere destinate ad essere vendute anche in Italia nonostante siano state sollevate rilevanti criticità relative al valore degli attuali residui rispetto al rischio per la salute degli utilizzatori e dei consumatori, da parte delle autorità scientifiche. Il consiglio della Coldiretti per acquisti sicuri è quello di verificare nell'etichetta la provenienza della frutta che deve essere indicata obbligatoriamente e scegliere prodotto italiano».