«Aumentano i mutui, ma debiti contenuti per le famiglie»
Terzo report trimestrale dell'Abi su indebitamento e vulnerabilità delle famiglie: «A giugno l'insieme delle rate assorbiva il 5,2% del reddito»
ROMA - Le famiglie italiane si confermano «solide», nonostante la debolezza dell'economia. Lo sostiene l'Abi nel terzo report trimestrale su indebitamento e vulnerabilità delle famiglie, realizzato in collaborazione con il ministero del Lavoro. I finanziamenti per la casa, infatti, continuano a crescere favoriti «dall'effetto di calmieramento dei prezzi degli immobili a seguito della crisi» e dal basso livello dei tassi d'interesse. A giugno i prestiti per l'acquisto di abitazioni sono cresciuti del 4,7% (+9,5% a giugno dell'anno scorso), mentre i dati più recenti relativi a ottobre segnalano un incremento dell'8,3%.
Il livello d'indebitamento delle famiglie, tuttavia, «rimane contenuto, anche rispetto al confronto internazionale, grazie al basso livello dei tassi d'interesse». Il rapporto tra rata media sui mutui casa e reddito, «pur se in crescita, si è mantenuto su livelli contenuti». A giugno, secondo i dati più recenti, il complesso delle rate assorbiva il 5,2% del reddito di tutte le famiglie, incidenza di un punto più alta rispetto a un anno prima ma inferiore di oltre 2 punti percentuali rispetto alla metà del 2008. L'incidenza delle sofferenze del «debitore famiglia», inoltre, si contiene complessivamente all'1,5% del totale erogato e il suo aumento è pari alla metà di quello segnato durante la recessione del 1992-1993.
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