25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
La crisi del debito

«Per l'Irlanda serviranno altre misure su riduzione deficit»

L'avvertimento del Fondo Monetario Internazionale. Oggi il paese è stato «punito» da Moody's: rating giù di 5 gradini

NEW YORK - L'Irlanda dovrà fare ancora di più sul suo programma di risanamento dei conti pubblici, avverte il Fondo monetario internazionale. Perché l'istituzione di Washington ha previsioni di crescita più deboli sul paese rispetto quelle del governo - stimando un +1% del Pil nel 2011, 1,9% sul 2012, 2,4% nel 2013 e 3% nel 2014 - e questo implica un deficit di bilancio al 4,8 per cento del Pil nel 2015. Il programma annunciato da Dublino prevede che quell'anno il disavanzo cali invece al 3 per cento del Pil. Questo suggerisce che «saranno necessarie misure supplementari», ha spiegato Ajai Chopra, vice direttore del dipartimento europeo del Fondo, presentando oggi uno studio sull'Irlanda.

Intanto oggi anche Moody's ha calato la scure sul rating dei titoli di Stato irlandesi: tagliato da 'Aa2' a 'Ba1', cinque gradini in meno. Nonostante la sforbiciata ha mantenuto prospettive negative, che potrebbero preludere ulteriori declassamenti nei prossimi mesi. La decisione di oggi segue un declassamento analogo operato nei giorni scorsi da Fitch. Sull'ex tigre celtica incombe un deficit di bilancio che sta esplodendo al 32 per cento del Pil, a causa dei costi di salvataggio delle banche, un rapporto debito-Pil destinato a raddoppiare al 120 per cento nel 2013 e cupe prospettive di crescita a seguito del drastico piano di austerità avviato dal governo. Tuttavia Moody's ha precisato che nonostante il taglio il rating irlandese resta nella categoria «investimento», ovvero non è finito un quella classe spesso chiamata «titoli spazzatura» (junk) riservata alle emissioni ritenute più a rischio.