29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Oggi il deposito degli emendamenti

Finanziaria, venerdì comincia il voto

Tambur battente dunque per il provvedimento, ma il maxiemendamento si ferma a circa 5,5 miliardi di euro. Tra le misure ci sono un miliardo all'università

ROMA - Il maxiemendamento del governo al ddl stabilità è stato depositato questa sera in commissione Bilancio della Camera. I lavori della commissione riprenderanno questa mattina; alle ore 18 scadono i termini per la presentazione dei subemendamenti e venerdì comincerà il voto. Tambur battente dunque per il provvedimento, ma il maxiemendamento alla Finanziaria si ferma a circa 5,5 miliardi di euro. Non si sono trovati dunque i sette miliardi di copertura di cui si era parlato e che servivano a soddisfare le «esigenze minime» sollecitate dai gruppi della maggioranza.
Quanto alla stabilità del governo, i finiani stanno valutando la bozza , ha riferito il capogruppo di Fli in commissione Bilancio, Antonino Lo Presti. «La legge di stabilità non può essere un terreno strumentale per far cadere il governo» ha detto Carmelo Briguglio.

Fra le misure contenute nel maxiemendamento ci sono un miliardo all'università, 750 milioni alle missioni internazionali, un miliardo per il fondo sociale di occupazione più le risorse che derivano dai versamenti delle Regioni, i soldi per gli sgravi del salario di produttività, la proroga dell'aumento del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà e altri interventi per il trattamento di mobilità per i lavoratori che ne sono sprovvisti, per progetti di formazione e risorse per il fondo nazionale per le politiche sociali. Stop al ticket sulla specialistica e la diagnostica per i primi quattro mesi del 2011. Potrebbe trovare spazio un pacchetto di misure di semplificazione e di contrasto alle frodi nel settore delle Rcauto.
Dalle aste per le frequenze sono in arrivo 2,4 miliardi di euro a copertura. Nuove entrate sono poi previste con una stretta sui giochi e da ulteriori misure di contrasto all'evasione fiscale attraverso l'inasprimento delle sanzioni e maggiori poteri di accertamento.