Tariffe, in 10 anni rincari di 10.270 euro
Federconsumatori: «Urgono provvedimenti per restituire potere si acquisto alle famiglie»
ROMA - Da tempi immemorabili Adusbef e Federconsumatori denunciano quello che oggi è sotto gli occhi di tutti, e che la CGIL conferma con i dati allarmanti relativi alla caduta del potere di acquisto dei lavoratori dipendenti: le famiglie italiane, colpite da 9 anni di rincari, non riescono più ad arrivare alla fine del mese.
«Il crollo verticale del potere di acquisto, infatti, discende proprio dall’inarrestabile aumento dei prezzi che, dal 2002 ad oggi, ha registrato, per ogni famiglia a reddito fisso (ovvero lavoratori e pensionati) rincari di ben 10.270 Euro, ai quali vanno aggiunti 1.118 Euro previsti nel 2010.» – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Le accuse di una speculazione selvaggia e di dati Istat poco condivisibili, avanzate dal 2002 da Adusbef e Federconsumatori, hanno trovato conferma sia nelle autorevoli ricerche di Bankitalia e sia nella stessa «confessione» da parte dell' ISTAT quando ha iniziato a dare un ulteriore dato sull'inflazione, relativo al cosiddetto carrello della spesa.
Avevamo addirittura chiesto, già allora, una commissione che indagasse su cosa fosse avvenuto nel 2002 durante il cambio lira-euro per cui, in presenza di un aumento incredibile dei prezzi soprattutto dei beni di largo consumo, veniva registrato addirittura un calo del tasso di inflazione dal 2,7 al 2,5, mentre dai nostri osservatori e dai nostri calcoli (peraltro suffragati da altri autorevoli centri economici) il tasso medio avrebbe dovuto collocarsi al 5,6% e quello relativo ai prodotti di largo consumo all'8,9%.
Nello specifico, secondo i dati di Adusbef e Federconsumatori, i rincari annui dal 2002 al 2009 per le famiglie a reddito fisso:
RINCARI 2002 1.870 Euro
RINCARI 2003 1.420 Euro
RINCARI 2004 1.330 Euro
RINCARI 2005 970 Euro
RINCARI 2006 1.050 Euro
RINCARI 2007 995 Euro
RINCARI 2008 2.070 Euro
RINCARI 2009 565 Euro
TOTALE RINCARI 10.270 Euro
PREVISIONI RINCARI 2010 1.118 Euro
STIMA TOT. RINCARI (CON 2010) 11.388 Euro
Le famiglie a reddito fisso hanno subito, quindi, una «rapina»,soprattutto con il pretesto dell'euro e l'effetto trascinamento,dal 2002 al 2008, di 137,4 miliardi in tutti i settori della vita produttiva, dai generi di largo consumo a quelli di prima necessità, dai servizi bancari a quelli assicurativi,dalla benzina al gas, dai trasporti pubblici alle tariffe ferroviarie, ai rifiuti solidi urbani.
Per questo si rende sempre più urgente l’adozione di provvedimenti, anche di carattere fiscale, che restituiscano potere di acquisto alle famiglie a reddito fisso, quali lavoratori e pensionati, per almeno 1.200 Euro. Ed i commercianti diminuiscano i prezzi del 15%.