22 aprile 2025
Aggiornato 02:00
Tariffe energetiche

Dal 1° gennaio taglio delle bollette di elettricità e gas

Lo annuncia l'Autorità energetica precisando che per la famiglia-tipo (consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all'anno e una potenza impegnata di 3 kW) la bolletta dell'elettricità registrerà un calo dell'1,2%, mentre per la bolletta del gas la flessione sarà ancor più significativa, con un -3,3%, con risparmi complessivi nei 12 mesi per quasi 60 euro.

ROMA - Dal primo gennaio doppio ribasso per le bollette di luce e gas. Per la famiglia-tipo, afferma l'Autorità per l'energia, la bolletta dell'elettricità segna un calo dell'1,2%, mentre quella del gas un -3,3%, con risparmi complessivi nei 12 mesi per quasi 60 euro.
Per l'elettricità, in particolare, la spesa per la famiglia-tipo nell'anno che va dal primo aprile 2015 al 31 marzo 2016 sarà di circa 505 euro, con un calo dell'1,4% rispetto ai 12 mesi precedenti, corrispondente a un risparmio di circa 7 euro. Per il gas la spesa della famiglia tipo per lo stesso periodo sarà di circa 1.093 euro, con una riduzione del 4,4%, corrispondente a un risparmio di circa 50 euro. Il risparmio complessivo nei 12 mesi per elettricità e gas sarà quindi di 57 euro per famiglia.
L'inizio del 2016, aggiunge l'authority, «si pone come crocevia di applicazione di diverse riforme dell'Autorità: dal nuovo periodo di regolazione elettrico alla nuova bolletta 2.0, dalla remunerazione più selettiva delle infrastrutture ai primi passi della roadmap verso l'uscita dalle tutele di prezzo, passando attraverso la 'liberazione' del vettore elettrico, quello ambientalmente più sostenibile tra tutti i vettori energetici diffusi, dai vincoli derivanti da un passato che ne minavano la par condicio rispetto agli altri vettori».

Ribasso dovuto al calo dei prezzi
Nel primo trimestre del 2016, spiega l'authority, «il ribasso per l'energia elettrica è sostanzialmente dovuto a un forte calo dei costi complessivi per l'approvvigionamento della 'materia energia', che riflette le dinamiche di prezzo sul mercato all'ingrosso, a un leggero adeguamento al ribasso degli oneri di sistema e a un lieve ribasso delle tariffe di trasmissione, distribuzione e misura. Cali in parte controbilanciati da un aumento delle componenti relative all'attività di commercializzazione della vendita al dettaglio».
«Anche per il gas - sottolinea l'Autorità - la decisa riduzione è sostanzialmente dovuta al forte calo della componente materia prima che riflette l'andamento dei mercati e, in particolare, le aspettative al ribasso riflesse nelle quotazioni a termine nei mercati all'ingrosso in Italia e in Europa per il prossimo trimestre (con prezzi previsti inferiori di oltre il 10% rispetto alle attese incorporate nei prezzi rilevati solo tre mesi fa con riferimento allo stesso periodo, invertendo anche la normale ciclicità legata alla stagionalità)».
Cali che, «grazie alla riforma gas dell'Autorità del 2012, capace di intercettare subito i segnali di prezzo all'ingrosso, vengono immediatamente trasferiti ai consumatori finali, con effetti particolarmente significativi in occasione dei più alti consumi invernali. In leggero calo anche le tariffe di distribuzione e misura e i costi per il trasporto».

Codacons: Rincari 100 euro per 75% utenti
È positiva la riduzione delle tariffe di luce e gas decisa dall'Autorità per l'energia, «ma i risparmi per i consumatori saranno cancellati dal nuovo sistema di calcolo tariffario che entrerà in vigore il primo gennaio». Lo afferma il Codacons, secondo cui «il nuovo sistema di fatturazione dell'elettricità premierà chi consuma più energia, a discapito di quegli utenti che finora avevano goduto di agevolazioni, e determinerà rincari in bolletta per il 75% dei nuclei familiari».
«Questo - spiega il presidente Carlo Rienzi - significa che se da un lato la riduzione delle tariffe comporterà, secondo l'Autorità, un risparmio medio pari a 60 euro annui, dall'altro la nuova fatturazione porterà un aggravio di spesa di circa 100 euro su base annua per il 75% degli utenti italiani. Un sistema che va rivisto, allo scopo di sostenere soprattutto le fasce deboli della popolazione e le famiglie numerose».