29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Conti pubblici

Zapatero: la crisi del debito nell'area euro è finita

Il Premier spagnolo intervistato al Wall Street Journal: «Ma resta lavoro da fare per politiche coordinate»

MADRID - La crisi sul debito pubblico nei paesi dell'area euro «è finita». Parola del premier spagnolo, José Luis Rodriguez Zapatero, che al Wall Street Journal aggiunge che da parte del suo paese il messaggio è che «la fiducia è stata ripristinata», soprattutto dopo la pubblicazione degli stress test sulle banche, che hanno dimostrato la solidità del settore. Ma questo certo non vuol dire che ora sia tutto a posto, avverte Zapatero: la crisi ha insegnato che i governi dell'area euro e dell'Ue devono lavorare meglio in maniera coordinata, e che la sola politica monetaria unificata non basta. «Serve più convergenza», sia per rafforzare «la competitività», sia per creare «principi più solidi verso politiche economiche sane».

LA CRISI SPAGNOLA - E che il lavoro non sia finito è una tesi su cui conviene sicuramente il quotidiano. Il governo Zapatero ha varato una riforma del mercato del lavoro che era attesa da molto tempo, e spera che questo aiuterà a abbassare l'elevata disoccupazione. Ma intanto il 29 dovrà affrontare uno sciopero generale proclamato dai sindacati, incalza il Wsj, mentre ha già pagato un prezzo politico dato che la sua popolarità è in calo secondo i sondaggi. Intanto il paese deve barcamenarsi con il collasso del mercato immobiliare che ha aggravato la crisi economica. La Spagna è tornata a registrare una debole crescita nei primi due trimestri del 2010, dopo sei consecutivi di contrazione.