2 maggio 2024
Aggiornato 10:30
La manovra

Formigoni: se non cambia rimetteremo le deleghe

Il Presidente della Regione Lombardia: «La restituzione sia all'odg della Conferenza Stato-Regioni di domani»

ROMA - Se la manovra non cambia Regioni ed enti locali saranno costretti a rimettere le deleghe. Lo ha ribadito il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a margine della Conferenza delle Regioni che si sta tenendo in queste ore per affrontare il tema cruciale dei tagli nella manovra. E Formigoni ha anche chiesto che la restituzione delle deleghe sia inserita all'ordine del giorno della Conferenza unificata Stato-Regioni prevista per domani.

«Permane l'unità di posizioni - ha spiegato il governatore lombardo - tra Regioni, province e comuni. Non è un gesto polemico ma una presa d'atto della situazione: ove la manovra non cambiasse, non possiamo che rimettere le deleghe. Ci meraviglia - ha aggiunto - che il punto (la restituzione delle deleghe, ndr) non sia stato ancora inserito all'ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni di domani».

Sulla convocazione da parte del premier, Formigoni si è detto fiducioso. «Berlusconi - ha detto - sono sicuro che sta lavorando, non può non volere questo incontro e da parte nostra rimane aperto il dialogo. Insisto su un punto di puro buon senso - ha concluso - siamo d'accordo sull'entità della manovra, ma non sui tagli alle Regioni».