28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Disagi nei trasporti

Sciopero Cgil: un milione di lavoratori in piazza

In tilt Milano e Napoli. Brunetta: «Un flop, adesione Pubblica Amministrazione al 3,96%»

ROMA - Oltre un milione di persone in piazza con la Cgil per protestare contro la manovra economica. Uno sciopero generale che - secondo il sindacato guidato da Guglielmo Epifani - ha avuto uno «straordinario» successo e «adesioni massicce» in tutti i settori. Per il governo, invece, la mobilitazione è stata un flop e il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, sottolinea una partecipazione limitata al 3,96% nel pubblico impiego, un dato peggiore rispetto alle ultime proteste. Di certo, al di là della battaglia di numeri, dello sciopero se ne sono accorti molti pendolari, viaggiatori e utenti di autobus e metropolitane, perché nei trasporti le adesioni sono state significative, tanto che a Milano e Napoli in mattinata il traffico è andato in tilt.

'Tutto sulle nostre spalle' è stato lo slogan della giornata scelto dal sindacato di Corso Italia, con una mobilitazione segnata da manifestazioni in tutta Italia. A Bologna - stima la Cgil - sono scese in piazza 100mila persone, mentre a Milano e a Napoli erano 70mila. Oltre 40mila le presenze al corteo di Roma, 25mila a Palermo e 20mila a L'Aquila. In totale quindi oltre un milione: un dato «oltre le aspettative», ha detto la vicesegretaria generale Susanna Camusso dal palco di piazza Maggiore nel capoluogo emiliano. Questa manovra, ha affermato la Camusso, «va cambiata perché la pagano solo i lavoratori, gli enti locali e i cittadini», mentre «bisogna chiedere a chi più ha di contribuire in base alle proprie risorse».

Come per ogni sciopero che coinvolge i dipendenti pubblici, nel corso della giornata il ministro Brunetta ha risposto ai numeri del sindacato di Corso Italia snocciolando le cifre sulle adesioni nel pubblico impiego. A fine giornata, per il ministero, l'adesione è stata del 3,96%, un dato «decisamente più basso» di quelli segnati nei precedenti scioperi targati Cgil.

Nei trasporti, in ogni caso, i lavoratori hanno aderito in maniera significativa, con uno stop - secondo la Filt-Cgil - per oltre il 50% di treni, aerei, autobus e metropolitane. Nel trasporto aereo oltre la metà dei voli è stata soppressa tra le 10 e le 14 (solo a Fiumicino 86 voli annullati). Nelle ferrovie non ha circolato il 56% dei treni non garantiti, mentre si sono fermate le navi-traghetto che collegano lo stretto di Messina.