Polverini: le Regioni costrette a ridurre i servizi
Il Governatore del Lazio: «Non ci tiriamo fuori ma tagli devono essere equi»
ROMA - Con questa manovra le Regioni saranno costrette «ad aumentare le tasse o a ridurre i servizi. Siccome le tasse non possiamo aumentarle, le Regioni avranno difficoltà a garantire i servizi». Così il governatore del Lazio, Renata Polverini, al termine della riunione della conferenza delle Regioni, per far capire che il sacrificio delle Regioni è «insostenibile». Non solo si prevede che «su di noi pesi oltre il 50%» dei tagli ma inoltre «i tagli dei ministeri si riverseranno sulle Regioni perché non mi sento di escludere che i ministeri non interverranno ulteriormente sui trasferimenti».
«Il nostro obiettivo non è quello di tirarci fuori, ma vogliamo veder partecipare in maniera equa tutte le componenti della spesa pubblica», ha detto. Polverini ha ricordato che le Regioni sono «in attesa di aprire il tavolo di cui ha parlato il governo» la scorsa settimana.
«Io appartengo a Regioni che hanno ereditato situazioni molto difficili - ha aggiunto - questa manovra rischia di vanificare anche l'opera di lotta agli sprechi che si sta mettendo in campo». Per quanto riguarda il Lazio, Polverini fa l'esempio del trasporto pubblico locale, in due anni ci sarà un taglio di 2 miliardi e ciò impedirà non solo il rinnovo dei mezzi ma anche il servizio che la Regione offre».
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