3 maggio 2024
Aggiornato 13:30
Crisi economica

Crescita del pil rivista al ribasso, vola la produzione industriale

Il Pil rimane sopra la media UE. Centro studi di Confindustria: «La ripresa resta solida»

ROMA - Crescita del Pil più bassa delle stime per l'Italia e produzione industriale ai massimi dal dicembre 2010. Questo lo scenario a due facce che emerge dai dati diffusi oggi dall'Istat secondo i quali il Pil dell'Italia si mantiene, su base congiunturale, al di sopra di quello della media dell'area euro.

Nel primo trimestre dell'anno, ha riferito l'Istat il Pil corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% nei confronti del primo trimestre del 2009; il dato rivede al ribasso la stima preliminare diffusa il 12 maggio scorso che aveva rilevato una crescita congiunturale dello 0,5% e una crescita tendenziale dello 0,6%. La crescita acquisita per il 2010 è pari allo 0,5%.

In termini congiunturali, a trainare la ripresa sono in particolare le esportazioni. Da gennaio ad aprile, il Pil italiano, inoltre, è risultato sopra la media dei Paesi dell'area euro su base congiunturale ma un po' sotto la media in termini tendenziali, cioè rispetto al primo trimestre del 2009. La crescita del Pil nel primo trimestre del 2010 a livello congiunturale è stato dello 0,4% e a livello tendenziale dello 0,5% a fronte del Pil dei Paesi dell'area euro che nel complesso è cresciuto dello 0,2% in termini congiunturali e dello 0,6% in termini tendenziali.

Altra buona notizia è stata quella sulla produzione industriale cresciuta ad aprile, dell'1% rispetto a marzo 2010 e del 7,8%su base tendenziale, un incremento, quest'ultimo, ha spiegato l'Istat, che è il più alto dal dicembre 2000 quando si era attestato al +8,5%. Stime positive anche per maggio che, secondo le stime del Centro studi di Confindustria c'è stato un aumento della produzione industriale dell'1,8% su aprile. Nel secondo trimestre 2010 la crescita acquisita è del 2,4%. Si profila dunque un'accelerazione rispetto al +1,7% del primo trimestre sul quarto 2009 (+1,4% nelle precedenti stime Istat). Secondo il Csc, «la ripresa resta solida».

Per il vice ministro allo Sviluppo economico con delega al Commercio estero, Adolfo Urso, i dati su produzione industriale e Pil sono «un ottimo segnale che evidenzia però, allo stesso tempo, il problema della crescita interna dei consumi e quindi dello sviluppo soprattutto nelle aree più deboli del Mezzogiorno».