Ridurre il deficit senza rischi per la crescita
OCSE: «La ripresa è ancora fragile e la disoccupazione alta. Sono necessarie riforme strutturali»
PARIGI - Risanare i conti pubblici e tagliare i deficit senza mettere a repentaglio la crescita. Anche perchè, la ripresa è ancora «fragile», i livelli di disoccupazione restano «alti» e ci sono «rischi per la stabilità economica». Per questo, serve andare avanti sulla strada delle riforme strutturali. E' la raccomandazione contenuta nel documento finale del vertice ministeriale Ocse che si è svolto ieri e oggi a Parigi sotto la presidenza italiana e che ha accolto nell'organizzazione 3 nuovi paesi, l'Estonia, Slovenia e Israele.
IL COMUNICATO - «È importante sviluppare piani di consolidamento fiscale di medio termine credibili e trasparenti. Li attueremo in modo che non mettano a rischio la crescita», si legge nel comunicato. «Stiamo lavorando per evitare una 'ripresa senza occupazione' e una 'crescita senza occupazione'», aggiungono i 34 paesi dell'Organizzazione parigina.
«Le nostre economie si riprendono - osserva l'Ocse - tuttavia la ripresa resta fragile, con alti livelli di disoccupazione. Restiamo consapevoli che restano rischi alla stabilità economica. In particolare - viene sottolineato - le attuali tensioni sui mercati del debito sovrano illustrano l'elevata incertezza che continua a circondare le prospettive di alcuni Paesi». In particolare, sull'occupazione i ministri si impegnano a sviluppare «politiche dell'occupazione e sociali comprensive, inclusive e innovative per affrontare la crisi dell'occupazione e promuovere la ripresa e la crescita per tutti».
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