18 aprile 2024
Aggiornato 11:30
La crisi del debito

Ecofin su crisi finanziaria, riforme e «hedge fund»

A Bruxelles tentativo di compromesso con Londra sulla riforma dei fondi speculativi

BRUXELLES - Si svolge oggi a Bruxelles la riunione del Consiglio Ecofin, la prima 'normale' dopo le drammatiche riunioni d'emergenza del vertice dell'Eurozona e dello stesso Ecofin del 7 e 9 maggio, che hanno messo sui binari il gigantesco pacchetto da 750 miliardi di euro (di cui 250 dall'Fmi) per fermare il 'contagio' della crisi greca e gli attacchi dei mercati ai paesi membri finanziariamente vulnerabili.

HEDGE FUND - Uno dei punti più importanti di cui discuteranno i ministri finanziari dell'Ue è quello delle nuove regole sui servizi finanziari e in particolare la nuova direttiva sui cosiddetti fondi alternativi ('hedge fund' e 'private equity'). La riforma proposta dalla Commissione europea prevede più trasparenza per la gestione di questi fondi, spesso accusati di essere la punta di lancia della speculazione finanziaria, e un sistema di un 'passaporto europeo' che imponga gestori dei paesi terzi che operano in Europa il rispetto delle norme comunitarie e i controlli Ue. La presidenza spagnola di turno dell'Ue presenterà all'Ecofin un testo di «approccio generale», con alcune questioni poste alle delegazioni nazionali. La presidenza di turno e il commissario al Mercato unico e ai servizi finanziari, Michel Barnier, vogliono cercare di trovare un compromesso che eviti, in particolare, di marginalizzare i britannici, finora schierati sulla posizione della City, che è contraria per principio all'idea di sottoporre alle regole comunitarie i gestori di 'hedge fund' stabiliti fuori dall'Ue. L'ordine di Londra ora è «negoziare», per evitare di presentarsi a Bruxelles per il battesimo europeo del nuovo governo conservator-liberale con una posizione di minoranza.

CONTI PUBBLICI - Per il resto, i ministri parleranno dei nuovi programmi di austerità e consolidamento di bilancio di Portogallo e Spagna, ovvero dei due paesi più nel mirino dei mercati dopo la Grecia, e delle reazioni dei mercati al pacchetto da 750 miliardi, che dopo l'iniziale euforia di lunedì scorso, sono tornate estremamente nervose e imprevedibili. In questo quadro, l'Ecofin dovrebbe affrontare anche la questione dell'indebolimento dell'euro, che secondo il presidente dell'eurogruppo Jean-Claude Juncker non è un problema in sé, mentre è preoccupante il ritmo a cui avviene, segno di volatilità dei mercati. Una volatilità che in certi casi sembra essere stata provocata da dichiarazioni intempestive o inopportune, soprattutto tedesche. Lo stesso Juncker, rispondendo a un cronista su questo, ha osservato ieri sera che certe persone «farebbero meglio a riflettere prima di parlare» e che anzi «avrebbero interesse a tacere».
La riunione dell'Ecofin sarà anche un'occasione per confrontarsi a Ventisette, dopo la discussione a 16 nell'eurogruppo, sulle proposte della Commissione europea per il rafforzamento della 'governance' economica europea e per il giro di vite nel Patto di stabilità reclamato a gran voce soprattutto dai tedeschi.