23 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Editoriale

Piazza Affari cede sotto la speculazione estera

Moody’s prima provoca il crollo, poi conferma la fiducia ai titoli di Stato italiano

Se si dovesse giudicare la giornata di Borsa odierna si potrebbe sintetizzare che ha fatto tutto Moody’s.
In mattinata l’agenzia di rating ha espresso un giudizio sui rischi di contagio greco che potrebbero correre molti paesi europei che ha preoccupato molte piazze borsistiche , ma soprattutto quella italiana che finora si era sentita al sicuro dagli spifferi di Atene.
Avere infilato anche il sistema bancario italiano nell’elenco dei potenziali contagiati dalla bufera greca ( insieme a Gran Bretagna, Spagna, Portogallo e Irlanda è costato caro a Piazza Affari.
La speculazione internazionale, che da giorni si aggira sui mercati come un avvoltoio, si è riversata sul mercato italiano che finora aveva parzialmente risparmiato e a nulla sono valse le parole rassicuranti uscite informalmente dalla Banca d’Italia, ancorché fossero accompagnate da quelle sulla solidità del sistema espresse dai vertici di alcuni fra i maggiori Istituti.

Piazza Affari è stata infatti il peggior mercato in Europa, colpita soprattutto da ordini di vendita da parte di investitori esteri e a fine giornata si è dimostrata il peggiore mercato in Europa.
Il Ftse It All ha ceduto il 4,03%, scendendo sotto i 20 mila punti a 19.918, il Ftse Mib il 4,2%, a fronte di un calo del Dax dello 0,84%, del Cac40 del 2,2% e del Ftse100 dell'1,1%.
«I fondi esteri hanno colpito pesantemente sui timori di un possibile taglio del rating del nostro paese» ha spiegato il trader di una primaria sim estera.

Guardando all'andamento dei mercati nell'ultima settimana, e alla luce del risultato odierno, Piazza Affari, con un -10%, ha fatto peggio anche della Spagna (-2,9%) fino ad oggi peggior listino dopo Atene perché l paese, insieme a Portogallo e Irlanda, è considerato tra i paesi più a rischio dell'Unione Europa. Ancora più indicativo il differenziale con un paese ritenuto solido come la Germania: da metà aprile Milano ha perso oltre il 17% rispetto a un 10% circa lasciato sul terreno dal Dax.
Come si spiega questo andamento negativo rispetto ai dati abbastanza rassicuranti sull’Italia finora conosciuti?
Secondo gli operatori la responsabilità maggiore dell’esito della seduta odierna spetta al report
dell'agenzia di rating Moody's che in mattinata ha acceso i riflettori sulle banche italiane.,
E infatti l'indice Eurostoxx del settore bancario (-6,6%) è stato di gran lunga il peggiore in Europa e Piazza Affari, molto esposta verso il settore bancario, ne ha pagato le conseguenze più di altri. Intesa Sanpaolo, sospesa per eccesso di ribasso dopo esser arrivata a cedere oltre l'11%, ha chiuso in calo del 7,7%. E meglio non è andata a Mediobanca, Ubi, Unicredit, Mps, Banco Popolare e Bpm che hanno lasciato sul terreno il 6-7%.

Dopo questa buriana in serata Moody's ha invece confermato il rating assegnato ai titoli di Stato dell'Italia al livello AA2, che peraltro è sotto un outlook «stabile», e non lascia presagire quindi variazioni per l'immediato.
Forse se Moody’s avesse diffuso contemporaneamente i due giudizi, quello sulla affidabilità dei titoli di Stato e quello sui rischi che corre il sistema bancario, è molto probabile che avrebbe evitato buona parte della flessione subita oggi da Piazza Affari.
Si conferma quello che avevamo scritto questa mattina. In questi momenti gli editti di agenzie come Moody’s, peraltro reticenti in passato quando avrebbero potuto segnalare l’allarme, gettano altra benzina sul fuoco alimentato dalla speculazione e rischiano di far diventare fatti concreti sviluppi che per ora sono solo allo stadio di ipotesi.