6 maggio 2024
Aggiornato 05:01
La crisi del debito

Lo sciopero degenera in duri scontri: 3 morti ad Atene

Incendiati anche altri due edifici della capitale

ATENE - Violenti scontri sono scoppiati oggi fra alcune centinaia di manifestanti e la polizia nella grande manifestazione anti-austerity di Atene, dove tre persone sono morte nell'incendio di una banca innescato da una bomba molotov. La polizia della capitale greca è stata messa «in stato di allerta generale» a fronte dei gravi incidenti verificatisi verso le 14 locali (le 13 italiane).

Diversi gruppi di giovani incappucciati hanno lanciato decine di molotov contro dei negozi, appiccando il fuoco anche a un furgone della polizia e a un veicolo dei pompieri. Un gruppo ha lanciato una bottiglia incendiaria contro una agenzia della banca Marfin, provocando un rogo nell'edificio che la ospitava all'interno del quale si trovavano una ventina di persone. Almeno tre di queste, due donne e un uomo, sono morte fra le fiamme, stando alla polizia greca. Secondo un portavoce dei vigili del fuoco, almeno cinque feriti sono stati ricoverati in un ospedale della capitale. L'incendio è stato in seguito domato ma del fumo usciva ancora dal secondo e dall'ultimo piano dell'edificio.

Altri due edifici del centro di Atene, un'agenzia del fisco e una sede della prefettura, sono stati incendiati da bombe molotov, ha in seguito annunciato la polizia. Anche in questi altri due casi, le fiamme sono state spente dai pompieri. Inoltre, violenti scontri sono scoppiati non lontano, davanti al parlamento greco dove la commissione Affari economici esaminava il piano di austerità varato dal governo domenica in cambio dei 110 miliardi di euro di crediti concessi dall'Eurogruppo e dal Fondo monetario internazionale (Fmi).

Dopo un teso faccia-a-faccia, scontri sono scoppiati fra dei manifestanti e poliziotti in assetto anti-sommossa. I poliziotti hanno risposto con dei gas lacrimogeni, riuscendo a disperdere la folla. Le manifestazioni contro le misure di austerità, che erano cominciate nella calma rispondendo all'appello dei grandi sindacati dei settori privato e pubblico, hanno riunito secondo la polizia circa 30.000 persone ad Atene e 20.000 a Salonicco, seconda città greca nel nord del Paese. Qui, giovani manifestanti hanno lanciato pietre contro negozi e banche del centro della città e la polizia è intervenuta con gas lacrimogeni disperdendo i manifestanti. A metà pomeriggio ad Atene la situazione era tornata apparentemente alla calma.

La principale organizzazione sindacale dei dipendenti del settore privato (Gsee) ha detto che si è trattato della manifestazione «più importante mai organizzata» in Grecia.
In tutta la Grecia oggi sono state organizzate manifestazioni di protesta e uno sciopero generale che sta paralizzando il Paese.