Disoccupazione all'8,8%, record dal 2002
La situazione torna indietro di otto anni. In un anno persi 367mila posti di lavoro. Giovani ancora penalizzati,tasso disoccupazione al 27,7%
ROMA - Per il mercato del lavoro italiano la situazione è tornata indietro di otto anni. Il tasso di disoccupazione schizza all'8,8% dall'8,6% di febbraio (dato rivisto al rialzo dall'8,5%): si tratta del dato peggiore dal secondo trimestre del 2008. Il tasso di disoccupazione cresce dello 0,2% su base mensile e dell'1% su base annua (era al 7,8% a marzo 2009). Lo comunica l'Istat, nella stima provvisoria di occupati e disoccupati nel mese di marzo.
OCCUPAZIONE - Calano di 367mila unità gli occupati nel mese di marzo rispetto allo stesso mese del 2009. Il numero di occupati, lo scorso mese, risulta pari a 22milioni 753mila unità (dati destagionalizzati), in calo dello 0,2% rispetto a febbraio e inferiore dell'1,6% rispetto a marzo 2009. Il tasso di occupazione è pari al 56,7%, inferiore rispetto a febbraio di 0,1 punti percentuali e, rispetto a marzo 2009, di 1,1 punti percentuali.
GIOVANI - I giovani restano ancora «fortemente penalizzati» nel mercato del lavoro italiano con un tasso di disoccupazione oltre tre volte superiore rispetto a quello complessivo. A marzo il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) si attesta a quota 27,7%, registrando per la prima volta un calo congiunturale (-0,4 punti percentuali su mese) ma in aumento di 2,9 punti percentuali rispetto a marzo 2009. I tecnici dell'Istituto sottolineano che il tasso italiano è decisamente superiore quello relativo alla Ue-27 (20,6%).
BORGHESI (IDV) - «I dati dell’Istat forniscono un quadro disastroso: la disoccupazione che tocca quasi il 9 per cento delinea la situazione peggiore dal 2002. La risposta del governo qual è? Anziché intervenire per tamponare o arginare gli effetti del fenomeno, crea, attraverso il ddl lavoro, le premesse per nuovi e più facili licenziamenti e propina condoni, attraverso decreti come quello sugli incentivi». Lo afferma in una nota Antonio Borghesi, vice capogruppo dell’Italia dei Valori alla Camera.
«L’Italia dei Valori – aggiunge Borghesi - è dalla parte dei lavoratori e, come loro, è stanca di sottostare al sempre più evidente disinteresse di questo governo».p>
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