28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
La crisi del debito

Berlino accelera sugli aiuti alla Grecia

Forse l'ok piano di aiuti già il 7 maggio licenziato da Bundestag. Declassata anche la Spagna

BERLINO - La «tragedia greca» dell'eurozona ha visto un altro colpo di scena con il declassamento da parte di Standard & Poor's anche del debito spagnolo dopo quello, pesantissimo, di Grecia e Portogallo. La paura del contagio della malattia greca ha spinto l'euro al nuovo minimo da un anno sul dollaro.

Intanto però proprio sul fronte greco arrivano segnali di schiarita grazie all'intervento dei due deus ex machina, il direttore del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Kahn e il presidente della Bce Jean-Claude Trichet, volati a Berlino per fare pressing sui membri del Parlamento tedesco, chiamati ad approvare in tempi rapidi il contributo al piano europeo di salvataggio di Atene. Al termine della visita la cancelliera Angel Merkel ha detto che occorre «accelerare» i negoziati in corso tra Fmi, Commissione Ue, Bce e governo greco su un nuovo piano di risanamento dei conti di Atene, in modo da sbloccare in tempi rapidi gli aiuti dei paesi dell'eurozona. I toni restano però severi. «La Germania darà il suo contributo, ma anche la Grecia deve dare il suo contributo» ha detto Merkel.

Il ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble ha detto che il governo di Berlino potrebbe varare il suo aiuto (circa 8,4 miliardi di euro) già lunedì, se i negoziati con Atene si chiuderanno come previsto entro fine settimana. Atene però sostiene di aver respinto le richieste di Fmi e Ue di tagliare ancora i salari, già decurtati dal piano di austerità varato a maggio.

E' in gioco la stabilità dell'euro» ha detto Schaeuble dopo l'incontro con Strauss-Kahn e Trichet. «Prima si fa, meglio è» ha aggiunto Strauss-Kahn «ogni giorno perso, la situazione peggiora». Nel corso di una riunione del consiglio dei ministri il premier greco George Papandreou ha detto che i paesi Ue devono «impedire che il fuoco della crisi si propaghi all'economia europea e a quella mondiale». Intanto a Lisbona reazione energica della politica al rischio di contagio: il premier Jose Socrates e il leader dell'opposizione hanno stretto un accordo bipartisan su una serie di misure per uscire dalla crisi.