28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Frattini: «Auspico un'intesa»

Barroso: alla fine la Merkel dirà sì agli aiuti alla Grecia

«La Germania vuole stabilità, ma non ce n'è senza solidarietà». Francia-Spagna: «Eurogruppo prima del Consiglio UE»

BRUXELLES - Certo che alla fine la Germania si rassegnerà a dare via libera a un intervento europeo in sostegno della Grecia, afferma il presidente della Commissione Ue, il portoghese Jose Manuel Barroso. «Non ho dubbi che lo farà», ha detto in una intervista al Financial Times.

E a una Berlino che nelle dichiarazioni ufficiali ripete «no, no e poi no» a questa ipotesi, il capo dell'esecutivo Ue ricorda che nell'area euro «non c'è stabilità senza solidarietà, e non c'è solidarietà senza stabilità». E la Germania, in quanto prima economia dell'unione monetaria, è il paese che ha più interessi di tutti a preservare la stabilità.
Quindi alla fine Berlino dirà di sì. «Conosco la cancelliera Angela Merkel. E' una europeista convinta - ha insistito Barroso - e non ho dubbi che, se si renderà necessario, sarà a favore di un meccanismo per garantire assistenza finanziaria alla Grecia».

30 miliardi sul tavolo - Il tutto mentre giovedì e venerdì si terrà un cruciale vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue, il Consiglio europeo, da cui è atteso un possibile via libera ufficiale a un meccanismo di sostegno. Negli ultimi giorni la Merkel ha ripetutamente ribadito la sua contrarietà a questa ipotesi, fino ad accettare l'idea che a intervenire possa essere il Fondo monetario internazionale, l'istituzione di Washington che normalmente «salva» paesi in via di sviluppo, non certo un membro dell'area euro.
Ma nemmeno l'Fmi basterebbe a risolvere la questione: secondo i tecnici europei, riporta ancora l'Ft, in caso di necessità alla Grecia servirebbero finanziamento per 30 miliardi di euro, e l'Fmi gliene darebbe solo 20 miliardi. Il resto, quindi, peserebbe sul groppone dell'Ue comunque.

Frattini auspica un'intesa - Il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, ha discusso del dossier Grecia in una telefonata proprio con Barroso.
Rispondendo ad una domanda sulle difficoltà dell'Unione europea a trovare una posizione comune sulla crisi greca, anche a causa dell'opposizione della Germania. «Ho parlato di questo con il presidente della Commissione europea Barroso nel corso di un bilaterale - ha spiegato Frattini - e credo che la Germania dovrebbe essere il Paese più interessato alla stabilità della zona euro, essendo il principale e più importante Paese europeo come volume e capacità di economia». E, in quanto tale, sottolinea Frattini, «interessato al fatto che se vi è un meccanismo che va rafforzato, questo meccanismo va rafforzato a livello europeo e non con intese bilaterali».r> «Mi auguro - ha concluso il ministro - che si trovi un'intesa, che non sarà su un assegno da dare nelle mani della Grecia, ma su un meccanismo che deve essere attivato ove ve ne sia la necessità».

Francia-Spagna: prima una riunione dell'eurogruppo - Il presidente francese Nicolas Sarkozy e il premier della Spagna, Jose Luis Zapatero, paese che ha la presidenza di turno dell'Ue, chiedono una riunione dei leader dell'eurogruppo da tenere «giusto prima» del vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue, previsto giovedì e venerdì. Una pre riunione per parlare della «governance economica della zona euro». Il tema più controverso dell'imminente Consiglio è l'eventuale adozione di misure coordinate di sostegno dell'Ue a favore della Grecia, una ipotesi su cui resta contraria la prima economia dell'area euro, la Germania.