PIL, Codacons: tracollo senza precedenti storici
«La pressione fiscale complessiva sale a 43,2%: il governo restituisca i soldi alle famiglie»
ROMA - Nel 2009 il prodotto interno lordo italiano è diminuito del 5%. Per l’Istat si tratta del dato peggiore dal 1971. In realtà non è così. L’Istat, infatti, ufficialmente non può che partire dal 1970, l’anno base nella misurazione del reddito reale dell’Italia, ma è di tutta evidenza che anche dal 1970 in giù l’andamento del Pil, sia nominale che reale, era molto migliore e che trovare tracolli similari bisogna arrivare al periodo della seconda guerra mondiale. Insomma l’Italia ha avuto un tracollo senza precedenti.
Preoccupante anche il dato della pressione fiscale complessiva, che nel 2009 è aumentata 3 decimi di punto rispetto al valore del 2008 (42,9%), portandosi al 43,2%.
Certo il dato è tecnicamente determinato dal calo del Pil, ma è anche la dimostrazione che il Governo, con i provvedimenti spot della social card, del bonus famiglie e con i finti incentivi, ha restituito alle famiglie italiane molto meno rispetto a quello che ha preso, nonostante la crisi in atto. Insomma, con una crisi del genere il Governo avrebbe dovuto aiutare le famiglie ad arrivare alla fine del mese, riducendo la pressione fiscale in rapporto al Pil, e non certo aumentandola. La conseguenza di questa politica sconsiderata, è che i consumi finali nazionali sono diminuiti in termini reali dell’1,2% e la spesa delle famiglie residenti hanno avuto una flessione dell’1,8%.
Insomma il Governo non ha salvaguardato il reddito disponibile e la capacità di spesa degli italiani, come dimostra in modo inequivocabile il dato delle retribuzioni, diminuite dello 0,6%, aggravando così la crisi in atto e ritardando la possibile ripresa.
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