19 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Ok al decreto del Governo

Scajola: presto l'agenzia di sicurezza sul nucleare

I primi lavori nei cantieri avranno inizio nel 2013 e la produzione di energia elettronucleare nel 2020

TORINO - Dopo il decreto sui criteri per la localizzazione dei siti, varato ieri dal COnsiglio dei Ministri, nelle prossime settimane sarà varata l'Agenzia per la sicurezza nucleare, altro passo per l'iter del ritorno dell'Italia all'atomo. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola: «Nelle prossime settimane vareremo l'Agenzia per la sicurezza nucleare e avremo così tutti gli elementi per poter ricevere entro l'anno le prime richieste di autorizzazione per la realizzazione delle centrali».

«Con la nuova strategia energetica nazionale - ha aggiunto - che prevede la riduzione delle fonti fossili, lo sviluppo delle rinnovabili e il ritorno al nucleare, ridurremo i costi dell'energia per le famiglie e le imprese, contenendo le emissioni di gas serra e diminuendo la dipendenza energetica dall'estero».

Il decreto aveva ricevuto un primo via libera lo scorso 22 dicembre dal Consiglio dei ministri. Prevede che i primi lavori nei cantieri avranno inizio nel 2013 e la produzione di energia elettronucleare nel 2020. Per il ministro Scajola il provvedimento si caratterizza per «la trasparenza» delle procedure e «il rispetto assoluto della sicurezza delle persone e dell'ambiente». Con la prossima nascita dell'Agenzia per la sicurezza nucleare e la predisposizione della strategia nucleare, gli operatori potranno proporre i siti per la realizzazione degli impianti e presentare i progetti per le relative autorizzazioni.

Si è smarcato però il ministro delle politiche agricole Luca Zaia, secondo cui la possibilità di localizzare siti nucleari in Veneto - la regione ove è candidato Governatore - «è al momento molto difficile». A chi gli chiedeva dei 'no' annunciati da Puglia, Basilicata e Campania Zaia ha risposto: «Sono delibere elettorali per il periodo elettorale soprattutto perché vengono da regioni dove per mesi c'è stata spazzatura nelle strade e se ne è dovuto occupare il governo».