9 maggio 2024
Aggiornato 04:00
Lavoro & Occupazione

Calo partecipazione a lavoro limita la crescita della disoccupazione

Lo rileva la Banca d'Italia nel bollettino economico

ROMA - Il calo della partecipazione al mercato del lavoro ha limitato l'aumento del tasso di disoccupazione per effetto della crisi. Lo rileva la Banca d'Italia nel bollettino economico precisando che il numero di persone in cerca di un impiego è tuttavia salito per il quarto trimestre consecutivo a 1.942.000 unità al netto dei fattori stagionali, con un incremento del 3,8 per cento sul periodo precedente (la crescita era stata dell'1,7 per cento nel secondo trimestre).

Ne è derivato un aumento del tasso di disoccupazione di 0,3 punti percentuali, al 7,8 per cento. Rispetto a un anno prima esso è salito di 1,2 punti percentuali. L'incremento è stato particolarmente marcato tra i giovani in età compresa tra i 15 e i 24 anni (4,1 punti) e tra gli immigrati (3,7 punti). I dati mensili indicano un ulteriore aumento del tasso di disoccupazione, all'8,2 per cento in ottobre e all'8,3 in novembre, 2,4 punti in più rispetto ai minimi toccati nell'aprile del 2007.

Riferendosi ai dati dell'Istat, poi, l'istituto centrale ricorda che al netto dei fattori stagionali, nel terzo trimestre del 2009 l'occupazione si è ridotta per la quinta volta consecutiva, con un calo dello 0,5 per cento (120.000 persone) rispetto al periodo precedente (la flessione era stata dello 0,3 per cento nel secondo trimestre). La diminuzione ha interessato tutte le aree del Paese e si è concentrata nei settori delle costruzioni (-1,6 per cento) e dell'industria in senso stretto (-1,2 per cento); è stata più lieve nell'agricoltura e nei servizi (rispettivamente -0,8 e -0,1 per cento).

I dati di contabilità nazionale riportano un calo analogo del numero degli occupati, più consistente in termini di unità standard di lavoro (-0,8 per cento). La differenza tra i due indicatori è dovuta in parte all'ulteriore espansione del ricorso alla Cassa integrazione guadagni (CIG), che permette alle imprese di ridurre il monte ore lavorate mantenendo invariato il numero degli occupati.

I dati mensili più recenti della Rilevazione sulle forze di lavoro indicano un calo dell'occupazione anche in ottobre e novembre (rispettivamente -0,1 e -0,2 rispetto al mese precedente).