19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
L'Economic Outlook dell'Ocse

Il PIL calerà del 4,8% nel 2009, per poi risalire nel 2010 a 1,1%

«Disoccupati su ma meno delle stime. Il debito in Italia al 120% entro il 2011, servono sforzi di risanamento»

ROMA - L'Ocse torna a rivedere in meglio le previsioni per l'economia dell'Italia assieme a quelle di tutti gli altri paesi avanzati, con la ripresa che ora si è generalizzata anche se potrebbe mostrare un andamento «fluttuante» nei prossimi trimestri.

RIPRESA NEL 2010 - Nel suo nuovo Outlook economico, l'ente parigino si attende una contrazione del Pil italiano del 4,8 per cento sull'insieme di quest'anno, ma nota che la ripresa si è avviata dal terzo trimestre. Nel 2010, poi, il Pil dovrebbe segnare un incremento dell'1,1 per cento e nel 2011 dell'1,5 per cento. In un parziale aggiornamento delle stime di inizio settembre, l'Ocse indicava un meno 5,2 del Pil Italiano nel 2009, mentre nell'Outlook precedente, che risale a giugno, prevedeva un meno 5,5 per cento sul 2009 e un più 0,4 per cento nel 2010.

L'OCCUPAZIONE TIENE - Intanto la disoccupazione è salita in maniera «meno accentuata di quanto ci si potesse attendere tenuto conto della gravità della recessione». Per quest'anno l'Ocse stima un tasso di disoccupazione al 7,6 per cento, all'8,5 per cento nel 2010 e all'8,7 per cento nel 2011, valori inferiori sia rispetto all'area euro che alla media di tutta l'Ocse.

PREOCCUPANO I CONTI - Permangono preoccupazioni sulle prospettive dei conti pubblici, anche se l'Ocse riconosce che in considerazione dell'elevato debito il governo «si è astenuto dal varare ampie misure di stimolo» che avrebbero aggravato il deficit. In ogni caso, a riflesso dell'indebolimento delle entrate il disavanzo supererà per tre anni il 5 per cento rispetto al Pil, mentre il debito raggiungerà il 120 per cento nel 2011. «Dal 2011 in Poi - dice l'Organizzazione - saranno necessari significativi sforzi di risanamento, mentre la crescita accelera».