Fammoni (Cgil): «Preoccupa gestione e futuro RAI»
«Inquitanti interrogativi: la situazione economica, i dati sulla pubblicità, la gestione e la rottura del rapporto con Sky, ecc.»
ROMA - «La gestione e il futuro dell’azienda Rai suscitano preoccupanti interrogativi: la situazione economica, i dati sulla pubblicità, la gestione e la rottura del rapporto con Sky, ecc.». Lo afferma il segretario confederale della Cgil, responsabile per l’informazione, Fulvio Fammoni, secondo il quale: «mancano allo stato attuale chiare scelte strategiche per il futuro».
Intanto, secondo il dirigente sindacale, «si continua ad intervenire sulle nomine, con una evidente caratteristica: mettere in discussione i punti in cui più è cresciuto il servizio pubblico senza alcuna valutazione di carattere industriale e sul merito dell’attività, senza una discussione di mandato. Senza che ci siano scadenze immediate». Per Fammoni «è il caso evidentissimo della terza rete, per la quale si vorrebbe un palinsesto con l’evidente intento di cancellare le trasmissioni di maggiore successo». Così come lo è «il caso di Rai News 24: una testata che è cresciuta esponenzialmente in ascolti e che da mesi è sottoposta a voci di ricambio. Proprio perché una parte della politica chiede pubblicamente di intervenire senza motivi di merito - afferma - un direttore generale di garanzia per l’azienda dovrebbe opporsi».
«Invece anche il metodo - continua il segretario confederale - è particolare e fa parte di questi percorsi: si toglie responsabilità a chi indubbiamente ha lavorato bene, non si affida nessun nuovo incarico (sono tanti in Rai ottimi professionisti in queste condizioni) e successivamente si tenta di mettere queste professionalità in contrapposizione con chi si vuole ancora rimuovere. Una specie di gioco dell’oca del servizio pubblico che è sbagliato, controproducente e che va arrestato. Un fatto - conclude Fammoni - funzionale a scelte di parte ma non alla vita e al futuro dell’azienda che deve assicurare il servizio pubblico».