23 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Pubblico impiego. Rinnovo contratti

Gentile (Cgil): «Necessaria chiarezza su risorse per contratti pubblici»

«Garantita solo indennità di vacanza contrattuale, niente per i rinnovi»

ROMA - «E’ necessario fare un po’ di chiarezza sulle risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego presenti nella Legge Finanziaria approvata dal Consiglio dei ministri». E’ il responsabile del dipartimento Settori pubblici della Cgil Nazionale, Michele Gentile, ad analizzare il testo di legge sugli stanziamenti per il pubblico impiego, ribadendo che «ogni qualvolta mancano le risorse necessarie per il rinnovo dei contratti vengono indicate solo quelle relative alla copertura della ‘Vecchia indennità di vacanza contrattuale’ (Ivc), peraltro abolita dall’accordo separato del 22 gennaio».

Le risorse indicate in Finanziaria, spiega il sindacalista, «sono solo quelle relative alla amministrazioni statali (ministeri, agenzie, scuola; forze armate e forze di polizia, personale in regime di diritto pubblico), mentre per le altre amministrazioni esiste sempre una previsione di adeguamento, a quanto previsto per le amministrazioni centrali, finanziato con i rispettivi bilanci. Ed è ciò che avviene anche in questa Finanziaria».

Infatti, fa sapere Gentile, «per le amministrazioni statali tutte si prevedono 350 milioni di euro per il 2010; 571 per il 2011; 892 per il 2012. Si può ragionevolmente supporre che anche le altre amministrazioni (regioni, sanità, enti locali, università ricerca) si muoveranno di conseguenza. Ma certo in Finanziaria - continua - le risorse per pagare l’Ivc per questi settori non ci sono. Chiaramente non si tratta di grandezze sommabili proprio in relazione alla natura ed alla normativa che regolava la vecchia indennità di vacanza contrattuale il cui importo sulle retribuzioni era pari a circa 10 euro mensili a regime. Tra l’altro, proprio in ragione del fatto che la Vecchia Indennità di vacanza contrattuale è stata abolita e la mancanza di rinnovi contrattuali non permette di definire la nuova per il 2012, viene fatta ripartire l’Ivc come se fosse un nuovo biennio».

Quindi, a conti fatti, «alla fine del triennio i lavoratori del Pubblico impiego - osserva il dirigente sindacale - potranno contare su un incremento economico di meno di 20 euro lorde. Infatti, il comunicato con il quale il Ministro Brunetta fa marcia indietro è chiaro. Si tratta di 892 milioni di euro e di un stanziamento a carico, non del bilancio dello Stato, di 788 milioni per le altre amministrazioni. Qualcuno ha fatto sparire 2,5 miliardi di euro? Brunetta trovi chi è stato, dato che è stato poi costretto a fare retromarcia sulle sue precedenti mirabolanti dichiarazioni che parlavano di 3,4 miliardi di euro per i contratti pubblici».

Nella legge, inoltre, aggiunge il sindacalista, «è poi presente un rinvio ‘pesante’ ad una indistinta conclusione della fase di emergenza e di riscontro contabile di risparmi che dovrebbe portare il noto ‘effetto’ Brunetta per individuare e stanziare le ulteriori risorse finanziarie occorrenti per il rinnovo dei contratti del triennio 2010/2012. Ma tutto ciò non è altro che una cambiale in bianco». Per Gentile, quindi, «alla prima prova dei fatti l’accordo separato, nato per rendere certo il rinnovo dei contratti collettivi, e che ha provocato la rottura sindacale, ha fallito. Mi auguro - conclude - che, come nella passata legislatura si fece quando venne stanziata la sola indennità di vacanza contrattuale, tutti ne prendano atto e si possano costruire unitariamente le iniziative per il rinnovo dei contratti pubblici».