Stime Ue: ancora un ribasso del Pil previsto per l’Italia
Antonio Foccillo, segretario confederale UIL: «Tante analisi e pochi progetti»
ROMA - Secondo la Commissione Europea il Pil Italiano sarà del -5% nel 2009 rispetto al -4,4 che aveva previsto in primavera ed è la testimonianza di una situazione ancora difficile nel nostro Paese.
La Commissione ritiene che stiamo uscendo dalla recessione ma nonostante i continui miraggi la crisi non è finita. Lo stesso commissario Almunia sostiene che l’economia è ancora debole e ciò continuerà ad avere conseguenze sull’occupazione e sulle Finanze pubbliche.
Per uscire realmente dalla crisi abbiamo bisogno di minori analisti e di maggiori proposte concordate e condivise fra istituzioni, imprenditori e organizzazioni sindacali. In Europa, invece, i banchieri stanno attenti al patto di stabilità ma manca una vera progettualità politica che si preoccupi concretamente dell’economia reale e produttiva e cioè dello sviluppo delle imprese, di come accrescere la competitività, degli investimenti da fare per ridistribuire il reddito e di come mettere in atto misure di equità per le famiglie e lavoratori.
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