FIAT: a Torino Confederali contestati da cobas Pomigliano
Spintoni e tafferugli sul palco. Interrotto il comizio
TORINO - Dura protesta dei lavoratori di Pomigliano d'Arco della Slai cobas che hanno interrotto il comizio dei sindacati confederali al termine del corteo nazionale dei lavoratori metalmeccanici della Fiat e dell'indotto che si è svolto questa mattina a Torino.
Al grido «venduto, venduto» e «vergogna ,vergogna» alcuni lavoratori di Pomigliano hanno fatto irruzione sul palco dove stava parlando il segretario nazionale di Fism Giuseppe Farina strappandogli il microfono. «Vogliamo parlare» ha detto un rappresentante dei lavoratori e al grido «il potere deve essere operaio» è iniziato un controcomizio che ha richiamato l'attenzione sulla situazione di 316 lavoratori dello stabilimento di Pomigliano d'Arco appartenenti al sindacato Slai cobas che sono stati spostati in un reparto di Nola. Una circostanza menzionata anche in alcuni striscioni striscioni che recano la scritta: «deportati con accordo sindacale al reparto confino di Nola».
Dopo l'atto di forza i rappresentanti dei sindacati confederali si sono allontanati dal palco.
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