4 maggio 2024
Aggiornato 14:30
«Sono solo acqua zuccherata»

Consumi, CIA: “no” alle bevande senza frutta

La Cia riafferma la netta contrarietà alla legge comunitaria. Così si ingannano i consumatori e si danneggiano i produttori agricoli

ROMA - Le bevande senza frutta ingannano i consumatori e danneggiano i produttori agricoli. Sono soltanto acqua zuccherata. Così si è espressa la Cia-Confederazione italiana agricoltori sulla legge comunitaria che prevede la cancellazione della percentuale minima del 12 per cento di succo di agrumi per le bibite analcoliche colorate. Legge approvata nei giorni scorsi dal Senato e che ora passa all’esame della Camera.

La Cia è, quindi, nettamente contraria a tale misura che, di fatto, consente la commercializzazione di bevande con il colore o il profumo di agrumi, senza alcun contenuto di frutta. Misura, oltretutto, fortemente contraddittoria con lo stesso orientamento della Commissione Ue che ha varato, nei mesi scorsi, un progetto per incrementare il consumo di frutta soprattutto tra i giovani, avviando un apposito programma con sostanziosi finanziamenti nelle scuole europee.

Un provvedimento del genere -rileva la Cia- confonde e disorienta gli stessi consumatori che si troveranno ad acquistare un prodotto, reclamizzato per i suoi contenuti di frutta che, invece, non ci sono affatto. Non solo. A pagarne le spese saranno anche i nostri produttori di agrumi che già sono costretti ad affrontare una situazione di mercato sempre più difficile e fanno i conti con pesanti costi di gestione.