Cento trattori nella notte...
Costituito il coordinamento dei Presidi del Nord Italia
TORINO - I fari di cento trattori hanno illuminato la notte del Presidio di Carmagnola, dove si sono dati appuntamento i rappresentanti dei Presidi, di tutto il Nord Italia, che manifestano contro il Decreto ZAIA sulle quote latte.
E’ stato un incontro che ha espresso valori simbolici e valori concreti.
Su un grande falò, che bruciava come la rabbia e la frustrazione dei produttori che hanno rispettato la legge sulle quote latte, è stato simbolicamente bruciato il Decreto ZAIA.
Un Decreto «cucito su misura» per coloro che non hanno mai inteso rispettare la norma e che ovviamente offende moralmente ed economicamente la stragrande maggioranza dei produttori. Un Decreto che vede anche una ferma presa di posizione da parte della Conferenza Stato regioni con contestazioni sia di forma che di sostanza.
I produttori, presenti a Carmagnola sono quelli che affollano da un mese a questa parte i presidi di Cremona, Marmirolo, Pegognaga, Parma, Piacenza, Brescia, Carmagnola ecc. ecc.. Questi produttori che hanno sempre manifestato pacificamente il proprio dissenso, vogliono testimoniare con la presenza l’attenzione con cui seguono l’evoluzione parlamentare dell’iter del Decreto, ora al vaglio della Camera.
I rappresentanti dei Presidi, nel corso di una animato dibattito, hanno focalizzato le principali richieste tra cui:
- una norma chiara che condizioni le assegnazioni di quota agli splafonatori alla rinuncia dei contenziosi pendenti, leggasi sospensive, ed al conseguente pagamento del pregresso tramite la rateizzazione;
- la definizione di un tetto massimo (entro il doppio della quota detenuta) per la assegnazioni;
- un sistema di riparto delle quota che non dimentichi i titolari di sola quota A;
- criteri di compensazione dal 2009/2010 in linea con le priorità definite dalla legge 119/03 e non un riferimento secco al 2007/08 che premierebbe ulteriormente gli splafonatori e danno di tutti gli altri;
- la costituzione di un fondo certo, e sufficientemente dotato, per indennizzare coloro che hanno investito enormi risorse (circa 2000 milioni di euro) dal 95/96 ad oggi per rispettare il regime delle quote latte,
- la definizione di un principio che blocchi l’attività e la commercializzazione del latte di coloro che non rispetteranno la legge.
A conclusione dell’incontro è stato costituito il coordinamento dei Presidi con l’intesa di una aggiornamento a breve, onde concordare iniziative mirate ed unitarie, nel caso non vengano ottenuti i risultati desiderati.