29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
“Governo poteva e doveva fare di più”

Ammortizzatori: cifra stanziata troppo bassa

Il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, commenta così il via libera al decreto per l’assegnazione alle Regioni e alle Province autonome delle risorse per finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga

ROMA – «Non conosciamo ancora il contenuto esatto ma una cosa è evidente: la cifra stanziata è troppo bassa». Il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, commenta così il via libera al decreto per l’assegnazione alle Regioni e alle Province autonome delle risorse per finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga.

Decreto in ritardo - Un decreto che per Fammoni arriva «con molto ritardo e sulla base delle pressioni da noi esercitate e che stanzia una cifra troppo bassa, meno di un quarto delle risorse già disponibili». Ovvero, continua, «una media di 7 milioni a Regione che sarà esaurita rapidissimamente e che in alcune realtà potrebbe non essere neppure sufficiente per sanare i casi sospesi di gennaio e febbraio, scaricando tensioni sulle Regioni».

«Dopo tutto questo ritardo, in attesa dell’attuazione definitiva dell’accordo con le Regioni, il governo - aggiunge il dirigente sindacale - doveva e poteva fare di più, come noi abbiamo richiesto, stanziando tutte le risorse attualmente disponibili. Ma ormai questo è il metodo usuale con cui l’esecutivo opera: nasconde la gravità della situazione, stanzia risorse insufficienti e fa azioni costantemente in ritardo».

Per Fammoni, «non è così che si deve affrontare una crisi di questa gravità e per questo, pur incassando un primo e parziale risultato, continueremo l’iniziativa per ottenere - conclude - quanto è giusto e dovuto ai lavoratori delle aziende in crisi, ai disoccupati e ai precari».