27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Crisi aziendali

Enseco, Fiom Firenze: aperta procedura mobilità per 50 lavoratori

È quanto si legge in una nota della Fiom Cgil di Firenze e della Rsu Fiom della Enseco

Firenze - La ENSECO SRL, Società di Ingegneria Meccanica e Servizi Tecnici, attiva sul territorio Fiorentino nel settore dei servizi per l’industria metalmeccanica, il giorno 4/12/2008 ha dichiarato la messa in liquidazione dell’azienda, composta da 50 dipendenti, 9 dei quali impiegati presso l’Unità Locale di Vibo Valentia. È quanto si legge in una nota della Fiom Cgil di Firenze e della Rsu Fiom della Enseco.

I Lavoratori Enseco Srl, hanno ricevuto la notizia della messa in liquidazione soltanto il giorno 07 Gennaio 2009. La Direzione Aziendale per scongiurare la chiusura delle attività ha ipotizzato la possibilità di affittare rami d’azienda individuando dei soggetti interessati. Allo tempo stesso, il 5 Febbraio scorso, l’azienda, ha aperto la procedura per la messa in mobilità dei 50 lavoratori in forza all’Enseco. Nel corso della giornata di lunedì 16/02/2009 le parti sindacali e l’azienda (nella parte del liquidatore e dei suoi consulenti) si sono incontrate in sede Associazioni Industriali a Firenze per esaminare le possibili soluzioni emerse.

I lavoratori, oggi riuniti in assemblea, hanno appreso dalle loro rappresentanze sindacali che potrebbero esserci dei soggetti industriali fortemente interessati a rilevare gran parte delle attività svolte da Enseco e dai suoi dipendenti. Purtroppo sembra che la trattativa in atto, ovvero l’interessamento di altre società del settore a rilevare rami d’azienda proseguendo le attività e ordini in essere con la Nuovo Pignone Firenze, sia ostacolata proprio dallo stesso committente principale di Enseco, cioè la Nuovo Pignone.

Sembrerebbe che quest’ultima non abbia intenzione di mantenere tali servizi, che prima ENSECO le forniva e che è intenzionata ad affidarli ad altre aziende fuori del territorio nazionale con una notevole diminuzione di costi e con la conseguente impossibilità per i lavoratori della ENSECO di essere ricollocati. Per questo motivo le rappresentanze sindacali esprimono la loro preoccupazione sia per le sorti dei lavoratori Enseco, sia per tutto l’indotto operante nel territorio nazionale.