PIL, Istat: cala a -0.9% nel 2008
L'ultimo trimestre 2008 ha chiuso con un calo del Pil del 2,6% rispetto al 2007 e dell'1,8% rispetto al trimestre precedente
Secondo quanto comunica l’Istat, il 2008 chiude con un calo del Pil dello 0,9%. Lo stesso calo fu registrato 15 anni fa, nel 1993. Il governo stimava nell'Aggiornamento del Patto di stabilità un calo per l'anno passato dello 0,6%.
L'ultimo trimestre 2008 ha chiuso con un calo del Pil del 2,6% rispetto al 2007 e dell'1,8% rispetto al trimestre precedente. Si tratta dei cali maggiori dal 1980, cioè dall'inizio delle serie storiche dell'Istat comparabili.
Secondo quanto emerge anche dal rapporto del Censis «L'Italia dei territori», la crisi economica ha avuto effetti pesanti anche sui territori d'eccellenza. L'essere un contesto connotato da forti e solide caratterizzazioni produttive, culturali, ambientali, o turistiche, l'avere un'immagine consolidata e forte, l'essere stato protagonista negli ultimi anni di importanti fenomeni di crescita sotto il profilo relazionale e produttivo, non sono bastati a mettere i territori d'eccellenza completamente al riparo dalla crisi. Il 40,1% dei testimoni locali interpellati dichiara infatti che la crisi ha colpito pesantemente la propria area, con numerosi casi di imprese che sono ricorse alla cassa integrazione nei settori più importanti dell'economia locale.
Un altro 46,9%, pur non negando gli effetti della crisi sul territorio, dichiara che questa si e' fatta sentire solo parzialmente, con conseguenze soprattutto sul fronte del calo dei consumi e di una maggiore cautela da parte delle famiglie, mentre il 13% afferma che la crisi non ha toccato se non marginalmente il proprio territorio, interessando solo poche imprese e risparmiatori. Al Centro e al Sud i giudizi tendono ad essere molto più negativi (circa la metà del campione dichiara che la crisi sta colpendo i settori più importanti dell' economia locale) che al Nord, dove al contrario risulta abbastanza elevata, il 20%, la quota di intervistati che giudicano il proprio territorio tendenzialmente immune.
Ad essere maggiormente colpiti sono stati i territori che presentano una marcata vocazione produttiva ed il 67,6% dei testimoni privilegiati che li rappresenta dichiara che la crisi si e' fatta sentire pesantemente, mentre le realtà turistiche e i poli dell'innovazione hanno risentito più marginalmente degli effetti (rispettivamente solo il 22% e il 21,9% dichiara che la crisi ha colpito il territorio pesantemente, mentre la stragrande maggioranza segnala effetti solo sul fronte del calo dei consumi e di una maggiore cautela da parte delle famiglie.
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