28 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Fim Fiom Uilm Genova

Sciopero dei lavoratori di Fisia Italimpianti

Presidio davanti alla Prefettura di Genova dalle 10 alle 11.30

GENOVA - Sono circa 150 i lavoratori di Fisia Italimpianti che hanno manifestato questa mattina davanti alla Prefettura di Genova per la messa in mobilità di 136 lavoratori sul territorio nazionale di cui ben 78 nel Capoluogo ligure.
L’azienda oggi si occupa di impianti di dissalazione di acqua di mare ma nel recente passato era impegnata nel campo dello smaltimento dei rifiuti urbani.

Ed è proprio a causa delle attività legate allo smaltimento di rifiuti che Fisia Italimpianti sta vivendo una grave crisi di liquidità proveniente dal blocco dei pagamenti relativi alla costruzione del termovalorizzatore di Acerra e di altri impianti realizzati in Campania.
In seguito a questa situazione è stato proclamato uno sciopero di 2 ore dalle segreterie territoriali di Fim Fiom e Uilm che intendono portare avanti la protesta contro la grave decisione dell’azienda che rischia di compromettere il futuro di 253 lavoratori genovesi e delle loro famiglie. Con un terzo dell’organico in meno, previsto ad oggi dai vertici di Fisia Italimpianti, l’azienda non potrebbe continuare a svolgere le attività di dissalazione dell’acqua, compromettendo di fatto la sua esistenza.

Fim, Fiom e Uilm di Genova chiedono all’azienda l’immediato ritiro della lettera di apertura della mobilità e di individuare, nel più breve tempo possibile, percorsi alternativi quali:
- l’attivazione della cassa integrazione ordinaria ed eventualmente straordinaria
- contratti di solidarietà per mantenere l’intero organico

Le OO.SS rendono noto che il sito di Genova ha all’attivo 253 lavoratori, ma che la riorganizzazione aziendale non tocca il quadro dirigente e i consulenti esterni. La lettera dell’azienda, spiegano Fim, Fiom e Uil, evidenzia la volontà di non ricercare soluzioni diverse dal licenziamento.
Nel corso della mattinata le scriventi OO.SS e una delegazione di lavoratori sono state ricevute dalla Signora Prefetto Anna Maria Cancellieri che ha espresso la necessità di un intervento del Sottosegretario Bertolaso affinché vengano sbloccati i 200 milioni di euro e perché venga mantenuta la presenza di Fisia Italimpianti a Genova.