28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Politica energetica

«No a politiche miopi, serve vero rilancio energie rinnovabili»

Così il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, risponde al ministro per lo Sviluppo, Claudio Scajola, secondo il quale la scelta del nucleare è sempre meno rimandabile

«L’Italia non può più permettersi politiche energetiche miopi, serve un vero rilancio dell’energie rinnovabili sostenuto da adeguati incentivi». Così il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, risponde al ministro per lo Sviluppo, Claudio Scajola, secondo il quale la scelta del nucleare è sempre meno rimandabile.

«Il ministro sostiene che il 25% di produzione elettrica dovrà venire dal nucleare, ma per raggiungere questo obiettivo - spiega Solari - occorrerebbero almeno cinque o sei centrali di generazione evoluta da 1.600 MW. con costi altissimi e tempi di realizzazione non inferiori ai dieci, quindici anni». Inoltre, continua il dirigente sindacale, «le centrali nucleari ci farebbero risparmiare circa 9, 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno: praticamente il contributo di uno solo dei rigassificatori già in progetto e che il ministro dice di voler realizzare al più presto. Questo è l’unico modo per diversificare l’approvvigionamento di gas in altre aree geografiche».

Il segretario della Cgil, inoltre, risponde al ministro, quando rassicura che gli stoccaggi sono sufficienti e che quindi l’Italia per ora non corre rischi per effetto del blocco delle forniture di gas provenienti dalla Russia, che: «Se oggi abbiamo più riserve di gas è dovuto in larga misura alla recessione che ha determinato nel 2008 una diminuzione dei consumi di gas nell’intero sistema produttivo del 9,5% rispetto l’anno precedente».

Infine, Solari ricorda che: «Il governo, nel recente decreto anti-crisi, ha eliminato il bonus fiscale del 55% per gli interventi in favore del risparmio energetico, uno strumento utile per migliorare l’efficienza energetica nell’edilizia abitativa, che da sola vale circa il 50% dei consumi energetici italiani».