3 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Piano anticrisi Governo

«Tremonti rimetta giacca e dica verita a italiani»

Lo afferma Pier Luigi Bersani, ministro dell’Economia del governo ombra del Pd, soffermandosi sui contenuti del decreto approvato due giorni fa dal governo Berlusconi

Governo imbroglione. Crediti imposta vanificati, sconti fiscali strozzati, incertezze procedurali. Se questa è strada giusta figuriamoci quella sbagliata.
«Bisognerebbe rimettersi la giacca, ripresentarsi alla tv e dire la verità. Leggendo il decreto anticrisi emergono decisioni che un governo imbroglione si è dimenticato di dire in conferenza stampa. Ad esempio, tra le perle del decreto, spicca il colpo mortale dato agli investimenti pubblici e privati con la vanificazione dei crediti d’imposta automatici, sia per la ricerca sia per le ristrutturazioni edilizie a fini ambientali.» Lo afferma Pier Luigi Bersani, ministro dell’Economia del governo ombra del Pd, soffermandosi sui contenuti del decreto approvato due giorni fa dal governo Berlusconi.

»Il credito d’imposta per la ricerca, maggiorato nei rapporti tra imprese e università – continua Bersani - era il meccanismo più potente in Europa. Viene strozzato nella culla dopo il primo anno di avvio. Lo sconto fiscale del 55% sulle ristrutturazioni edilizie a fini ambientali era una tipica norma di sostegno all’economia e all’ambiente secondo priorità universalmente riconosciute da Kyoto in poi. Anche questo viene vanificato, addirittura con effetti retroattivi. Per stare al concreto, chi ha realizzato l’intervento sulla sua casa nel 2008 potrà rimetterci fino a 15mila euro! Hanno già fatto la stessa fine, nei mesi scorsi, i crediti d’imposta automatici per gli investimenti al sud.»

»In una situazione di recessione – spiega Bersani - sono decisioni completamente senza senso. Si possono spiegare solo con la volontà ideologica di cancellare ogni traccia delle novità introdotte dal governo Prodi. Inoltre, la sponda pubblica per l’acceso al credito delle Pmi è sottoposta a incertezze procedurali e di copertura e le stesse piccole imprese risultano escluse dalla riduzione degli anticipi fiscali. Sono una vera originalità anche le norme sull’energia che si occupano di elettricità invece di occuparsi di gas. Perfino nei termini usati, chi ha messo mano a quelle norme mostra di non conoscere nemmeno l’attuale assetto del sistema elettrico e di essere inconsapevole dell’effetto che le norme avranno sugli investimenti nella rete.

Sono solo alcuni dei contenuti reali di una manovra sostanzialmente prociclica, che prende cioè al contrario le esigenze di investimento poste dalla crisi. Se, come dice Confindustria, siamo nella direzione giusta – conclude Bersani - non capisco più quale potrebbe essere la direzione sbagliata».