100 milioni per l'edilizia scolastica
Accolto ordine del giorno della senatrice PD Albertina Soliani
«Alla proposta del PD di destinare il 20% dei tagli alla scuola – circa 1 miliardo e mezzo di euro - ad un piano nazionale per la sicurezza scolastica ci è stato risposto picche». Antonio Rusconi, capogruppo della commissione Istruzione, sintetizza così l’ultima fatica del governo Berlusconi. Una scelta incomprensibile e inaspettata, soprattutto per chi ricorda le accorate dichiarazioni del ministro Gelmini, che nei giorni passati ha definito l’edilizia scolastica «priorità del Governo», nonché del sottosegretario alla protezione civile Bertolaso che aveva sottolineato la necessità di avviare un serio programma di prevenzione, senza aspettare che accadano tragedie.
E il primo a meravigliarsi è proprio Rusconi, che afferma: «Non dobbiamo dimenticare che oltre il 40% delle scuole italiane risulta privo del certificato di agibilità, un dato inammissibile. Per questo con la nostra proposta chiedevamo che una parte dei tagli alla scuola previsti dalla legge 133 venissero destinati alla sicurezza scolastica , esattamente in linea con gli intenti del governo che, finora però, ci sembrano solo inutili proclami». Come a dire che, alla fine, la vecchia logica dell’ostruzionismo a tutti i costi ha avuto la meglio, non solo sul comune buon senso, ma anche sulle buone intenzioni manifestate dai governanti stessi.
L’unico risultato positivo è l’accoglimento, in data 26 ottobre, dell’ordine del giorno della senatrice del PD Albertina Soliani. I punti su cui sostanzialmente verte l’odg sono, non solo il ripristino dello stanziamento originario di 100 milioni di euro per l’anno 2009, ma anche l’incremento degli interventi di immediata messa in sicurezza degli edifici scolastici e l’attuazione di un censimento della situazione effettiva delle strutture scolastiche.
Dopo aver definito la sicurezza degli edifici scolastici «condizione minima di civiltà ed una priorità cui non ci si può sottrarre», la senatrice rende noti i tagli operati dal governo Berlusconi al piano di finanziamento messo a punto dal governo Prodi, tagli che riducono di 22,8 mln di euro i 100 mln previsti dalla finanziaria 2007 per l’attivazione dei piano di edilizia scolastica.
I fondi auspicati dalla Soliani, non solo sono necessari, ma potrebbero addirittura non essere sufficienti a sanare la difficile condizione in cui versano le strutture scolastiche. Come sottolineato dalla parlamentare PD, infatti, il 52, 8 % degli edifici è stato costruito prima del 1974, mentre più del 74% risulta sito in zone ad alto rischio sismico. Per non parlare del certificato di prevenzione degli incendi, di cui risultano in possesso appena il 52,19 % delle strutture, e del certificato igienico sanitario, di cui risulta privo quasi il 30% delle scuole. E ancora, il 23,62% degli edifici scolastici necessitano di interventi di manutenzione urgenti, mentre il 47,11% ha goduto di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni.
Non solo numeri, quelli citati dalla Soliani, ma espressione di un’emergenza rimasta nell’ombra per troppo tempo, un emergenza che forse non sarebbe tornata alla ribalta se, pochi giorni fa, Vito Scafidi, appena 17 anni, non avesse perso la vita proprio a seguito del crollo del soffitto del suo liceo. Niente strumentalizzazioni, solo la speranza che un ragazzino non sia morto invano e che una tragedia così grande serva a ricordare a tutti che di fronte a certi temi l’interesse generale deve avere la meglio sulle logiche di fazione.
L’accoglimento del suddetto ordine del giorno è accolto con soddisfazione dal Partito Democratico, anche se, come sottolineato dalla senatrice PD «si tratta solo di un primo passo nella direzione giusta».
I.G