Alta adesione allo sciopero dei lavoratori di Carmagnani e Superba
Si è svolto questa mattina, dalle 9 alle 12, uno sciopero con relativa manifestazione a sostegno del mantenimento dei livelli occupazionali di Carmagnani e Superba. La protesta delle segreterie territoriali e delle rsu di Filcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil, è stata indetta a seguito delle dichiarazioni della sindaco Marta Vincenzi e in risposta alla seduta del Consiglio Comunale dell’11 novembre 2008, in cui si è palesata la volontà dell’amministrazione di chiudere le due aziende.
Il corteo, composto da circa 200 persone, ha sfilato per le vie di Multedo di Pegli raccogliendo la solidarietà e l’adesione delle lavoratrici e dei lavoratori di altre aziende della provincia di Genova.
Secondo le segreterie territoriali la dismissione delle aziende non è accettabile poiché comporterebbe:
- una riduzione per il Porto di Genova di 300-320 mila tonnellate/anno, che corrispondono a 150/160 navi;
- la perdita di attività collegate alla movimentazione dei prodotti;
- il licenziamento di tutti i lavoratori dipendenti delle due società e gravi ripercussioni sui lavoratori dell’indotto;
Nel pomeriggio le OO.SS hanno avuto un incontro col sindaco Marta Vincenzi e l’Assessore Mario Margini ai quali hanno espresso l’esigenza di trovare una ricollocazione di Carmagnani e Superba, necessariamente in ambito portuale.
Filcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil chiedono alla civica amministrazione di farsi parte attiva per la ricerca di una soluzione condivisa che tenga conto del mantenimento della produttività, dei livelli occupazionali e del reddito dei lavoratori.
A seguito della riunione di questo pomeriggio Filcem, Femca e Uilcem, attendono la convocazione del Comune di Genova per un incontro finalizzato a stipulare un accordo di programma per trovare una soluzione in tempi certi alle problematiche di delocalizzazione di Carmagnani e Superba dovute all’incompatibilità del piano regolatore comunale rispetto alla presenza delle due aziende.
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