2 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Le norme adottate, per motivi pratici, entreranno in vigore al 1°luglio 2009

«A Bruxelles si è abbassata la guardia sui parametri di qualità dell'ortofrutta»

Fortemente critica sul provvedimento la Confagricoltura

Gli Stati membri dell'Unione europea hanno approvato (ma con il voto contrario dell’Italia) le proposte della Commissione che abrogano le norme specifiche di commercializzazione di ventisei tipi di frutta e ortaggi. Le norme adottate, per motivi pratici, entreranno in vigore al 1°luglio 2009.

Fortemente critica sul provvedimento la Confagricoltura. In pratica - spiega l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - si è rinunciato a regole che, attraverso la definizione del calibro, del peso, del numero dei frutti, della uniformità, hanno contribuito a fare giungere sulle tavole dei consumatori prodotti apprezzabili dal punto di vista estetico ed organolettico di cui è certa l’origine e con un prezzo determinato in funzione delle varie categorie di qualità. Una tutela importante per i consumatori europei.

L’attuale quadro regolamentare della Comunità è sempre stato apprezzato ed utilizzato da tutti gli attori della filiera; ed ha assicurato, dal produttore al consumatore, la trasparenza e la sicurezza giuridica nelle transazioni, fornendo parametri omogenei ed oggettivi che hanno permesso di caratterizzare ed identificare il prodotto che viene commercializzato.

«Con la nuova regolamentazione comunitaria - ha commentato il presidente Federico Vecchioni - si è abbassata la guardia sulla qualità dei prodotti ortofrutticoli, rischiando di esporre il mercato ad importazioni incontrollate dai Paesi terzi di prodotti con caratteristiche non eccelse».