28 agosto 2025
Aggiornato 18:00
Il Costruction Day a Veronafiere il 29 e 30 ottobre prossimi

Il mercato delle costruzioni nel nordest e nel Veneto

Anticipazione dal rapporto Cresme

Le costruzioni rivestono un interesse strategico nell’attuale congiuntura e restano un settore ad elevata potenzialità di investimento nonostante l’attuale difficile momento che registra una decisa inversione di tendenza. Il mercato delle costruzioni si allinea infatti al quadro recessivo che caratterizza l’economia.

Il 29 e 30 ottobre prossimi il Cresme (Centro di ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia ed il territorio) analizzerà l’andamento del  mercato delle costruzioni nell’annuale appuntamento di presentazione del proprio Rapporto (Il mercato delle costruzioni 2008-2013. Analisi, soluzioni, opportunità per sostenere la competitività dell’industria italiana delle costruzioni). E lo farà per la prima volta nel Veneto presso il Centro Congressi di Veronafiere, in occasione della prima edizione del Construction Day, un evento innovativo ideato e promosso nell’ambito della collaborazione tra Veronafiere e Cresme.

Le prime anticipazioni fornite dal direttore del principale istituto di ricerca sulle costruzioni descrivono uno scenario in decisa difficoltà rispetto agli ultimi anni. «Nel 2008», sottolinea Lorenzo Bellicini, «è arrivata l’inversione netta del ciclo. La frenata c’è ed è molto forte, soprattutto per quanto riguarda le nuove costruzioni. La nostra stima è che quest’anno le nuove costruzioni residenziali scenderanno del 10% e nel 2009 addirittura del 15%. In difficoltà anche il comparto dell’edilizia non residenziale. Frena la domanda di case (-14% nel primo semestre del 2008) e presto caleranno anche i prezzi. Se dovesse venire a mancare il sostegno del segmento dei grandi lavori, la frenata sarà imponente».

Le costruzioni nel Nordest e nel Veneto

La produzione di edilizia abitativa

Anche nel Nordest le difficoltà maggiori riguarderanno l’edilizia abitativa. Secondo il Cresme alla fine del 2008 la produzione residenziale supererà di poco i 14mila fabbricati corrispondenti a circa 33 milioni di metri cubi (mc), per un volume medio di 2.316 mc per fabbricato: un 1,9% in meno rispetto al 2007. Complessivamente la contrazione stimata in mc sarà del -11,2% rispetto all’anno precedente, contro una media italiana di –6%. Nel Veneto – secondo il Cresme - la produzione residenziale media per l’anno in corso subirà una contrazione del 5,7%.

Il mercato immobiliare nelle province capoluogo

Una minore offerta edilizia si accompagna ad una decisa contrazione degli scambi immobiliari. Nella speciale classifica del Cresme che mette in fila tutte le province italiane sulla base delle dinamiche del mercato immobiliare, dalla più vivace in termini di scambio che nel 2008 è Reggio Emilia, seguita da Vibo Valentia, le uniche con percentuali positive, a dove maggiore è il calo delle compravendite, le città del Triveneto si caratterizzano per percentuali di contrazione tra le più elevate. Insomma solo tre province restano al di sopra della 50° posizione. La provincia dove il mercato cala di meno è Belluno con poco più del 10% in un anno. E sono ben 6 le province con un andamento negativo al di sopra del 20%, da Padova a Gorizia, a Trento e Pordenone fino a Venezia e Treviso. Fanalino di coda è Vicenza che si piazza all’ultimo posto con una contrazione degli scambi nel 2008 di quasi un terzo in meno rispetto al 2007.

BELLUNO                     2.951 compravendite       -10,4% rispetto al 2007         pos 17°
BOLZANO                     3.509 compravendite      -12,9% rispetto al 2007          pos.24°
VERONA                     11.048 compravendite        -16,9% rispetto al 2007        pos.50°
ROVIGO                        3.063 compravendite      -18,4% rispetto al 2007          pos.60°
UDINE                           5.784 compravendite      -19,5% rispetto al 2007          pos.69°
TRIESTE                       3.854 compravendite      -19,5% rispetto al 2007          pos.70°
PADOVA                     10.968 compravendite       -20,3% rispetto al 2007          pos.72°
GORIZIA                       2.135 compravendite       -20,4% rispetto al 2007          pos.74°
VENEZIA                    11.804 compravendite       -21,5% rispetto al 2007           pos.84°
TRENTO                       7.843 compravendite        -22% rispetto al 2007            pos.85°
PORDENONE               3.116 compravendite        -22,1% rispetto al 2007         pos.86°
TREVISO                       8.840 compravendite       -24,6% rispetto al 2007         pos.98°
VICENZA                       8.177 compravendite      -30,2% rispetto al 2007         pos.104°

La produzione di edilizia non residenziale

Situazione decisamente diversa per quanto riguarda l’edilizia terziaria. Il Nordest continua a caratterizzarsi per la sua vivacità nella produzione di edilizia non residenziale, sia essa industriale o commerciale. Per il 2008 il Cresme stima in 4.800 i fabbricati realizzati, corrispondenti a 35 milioni e 331 mila mc, pari a un volume medio di  7.362 mc per fabbricato, con una crescita del 6,1 rispetto al 2007. In termini di mc la crescita stimata è del +1% contro una media italiana di –0,9%. Una fotografia che ribadisce la particolarità di un mercato, quello del Nordest che continua a puntare sul non residenziale. Tra le regioni dell’are il Veneto si caratterizza per un andamento decisamente positivo con una crescita del 5,5% rispetto al 2007.

Le opere pubbliche

I dati Cresme sull’andamento delle gare di appalto relativamente ai primi nove mesi del 2008 (gennaio – settembre) evidenziano nel Nordest una contrazione del numero delle opere pubbliche oggetto di gara: - 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2007. Cresce invece la spesa passata in un anno da poco meno di 4 miliardi a oltre 6 miliardi di euro, con una aumento del 61,8%. Nel Veneto, nei primi nove mesi dell’anno si sono registrate 1.215 gare di appalto per un importo complessivo di 2 miliardi e 400 milioni di euro, con un andamento positivo anche per quanto riguarda il numero delle gare con un più 8,5% rispetto allo stesso periodo del 2007. Un andamento in decisa controtendenza non solo rispetto al Nordest, ma anche rispetto alla media italiana dove si registra un calo del 5,5%. Il valore del mercato delle opere pubbliche rappresentato dalle opere in appalto sfiora i 2 miliardi e mezzo di euro con una crescita rispetto al 2007 dell’88%, contro un aumento nazionale di solo il 6,2%.

Veronafiere e Cresme
Da sempre gli studi del Cresme sono un riferimento costante per le maggiori aziende, ma anche per le associazioni di categoria e per molti enti pubblici e privati. In particolare il seminario annuale sul «Mercato delle costruzioni» costituisce un vero e proprio appuntamento di riferimento per gli operatori del settore e da quest’anno, per tre anni, trova una nuova collocazione territoriale, trasformandosi in un nuovo e più articolato evento.

«Il mercato delle costruzioni è strategico per lo sviluppo del nostro Paese», afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. «Per questo l’azienda è lieta di aver instaurato un rapporto privilegiato con il Cresme, il più autorevole centro studi indipendente nel settore dell’edilizia, che ci ha permesso di realizzare il Construction Day, un appuntamento di approfondimento per le imprese e per gli operatori del comparto. Fornire alle imprese conoscenze specifiche significa aiutarle nel loro percorso di sviluppo e soprattutto nelle loro opportunità di business: conoscere oggi si traduce nel concludere affari domani. Veronafiere, con il suo sistema integrato di manifestazioni composto da settori specifici per le costruzioni – come Samoter, il Salone internazionale triennale delle macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, Marmomacc, Mostra internazionale di pietre, design e tecnologie, Legno&Edilizia, ecc. -, investe in specializzazione e qualità per garantire al settore un appuntamento qualificato e un tavolo di confronto nel quale tracciare i futuri scenari dell’economia del bulding».