«Sospendere le vendite di case popolari è stato un atto dovuto»
Presto la proposta del nuovo testo unico sulla edilizia residenziale pubblica
«La sospensione delle vendite di case popolari adottata dalla Regione in Toscana è stata adottata per rispondere ad una precisa richiesta del Consiglio regionale, pertanto è un atto dovuto.» L'assessore Baronti replica alla notizia odierna, apparsa sulla stampa fiorentina, circa una lettera indirizzata da alcuni assegnatari di via Zanella e via Aleardi al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
«Dispiace – osserva Baronti – che sulla stampa si presenti come un «niet» ideologico un provvedimento di sospensione che invece si inquadra in una linea di chiarezza e di buona amministrazione e risponde ad una deliberazione (delibera 38 del 2006) del Consiglio regionale. Ricordo che il Consiglio regionale è l'organo legislativo della Regione, alle cui deliberazioni la Giunta è tenuta a dare attuazione, così come il Governo deve dare attuazione a quello che viene deciso in Parlamento.» Baronti ricorda inoltre che il provvedimento di sospensione ha una durata limitata, complessivamente di 5 mesi, il tempo necessario affinché i Lode facciano avere alla Regione una rendicontazione esaustiva sull'ammontare del patrimonio Erp. «Appena avremo il quadro completo degli alloggi disponibili – conclude l'assessore regionale – avremo una nuova disciplina regionale che darà risposte alle istanze legittime senza rischiare di svendere il patrimonio pubblico. In questo non mi pare che ci sia nulla di ideologico, ma solo criteri di buona amministrazione» Infine l'assessore ricorda che presto sarà definito, dopo un lungo e accurato percorso di concertazione, il nuovo testo unico sull'edilizia pubblica. «Appena sarà pronto verrà portato all'approvazione della giunta e poi passerà alla discussione in Consiglio regionale.
Sarà la nuova legge a definire i criteri di alienazione – conclude Baronti – e il Consiglio regionale, che vede la rappresentanza di tutte le forze politiche, sarà la sede nella quale verranno decise le norme che in futuro regoleranno il settore. A me sembra che questo sia un percorso trasparente e rispettoso delle istituzioni e della democrazia. Non vedo cosa c'entri Berlusconi. Semmai potremmo chiedere noi a lui che fine hanno fatto i fondi già stanziati per l'emergenza casa, già stanziati dal Governo Prodi, e che assegnavano alla Toscana 31,5 milioni di euro con i quali eravamo pronti a far partire tanti progetti immediatamente cantierabili per assicurare il diritto alla casa a migliaia di famiglie.»