28 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Giornalisti LA 7

LA 7, Miceli (Slc): «Serve confronto ampio»

«Se è vero che La 7 perde cinquecentomila euro al giorno, è chiaro che ci troviamo di fronte ad una situazione pesante su cui è necessario un confronto di merito»

«Dopo Telecom, anche La 7 ha deciso di imboccare la via breve dei licenziamenti per affrontare la difficile situazione finanziaria dell'azienda. Ci troviamo dunque di fronte ad una strategia generale che tende ad individuare nel taglio del personale l'obiettivo prioritario per determinare condizioni di rilancio dell'azienda e del gruppo». A dirlo è il segretario generale della Slc-Cgil, Emilio Miceli.

«Se è vero - continua Miceli -, come affermato dall'amministratore delegato Dott. Stella, che La 7 perde cinquecentomila euro al giorno, è chiaro che ci troviamo di fronte ad una situazione pesante su cui è necessario un confronto di merito, serio sull'insieme dell'attività dell'azienda e non solo sul personale. Lo diciamo perché non è chiara ancora quale sia la vera direzione di marcia che il management vuole intraprendere. Si taglia tra i giornalisti; si tagliano format importanti e di successo; si annuncia la soppressione del settore tele cineoperatori. Si ha la sensazione, dunque, che il management abbia perso di vista il tema centrale per una emittente: quello di investire per aumentare gli ascolti e dunque gli introiti pubblicitari».

«Lo diciamo - conclude il segretario generale della Slc - perché La 7 per anni ha accettato di non interferire con la legge ferrea del duopolio per scelta politica, ed oggi avvia un piano di ristrutturazione che magari farà risparmiare, ma che al contempo rischia di indebolirla sui mercati dell'informazione, della cultura e dell'intrattenimento. Per questi motivi è necessario che il confronto avvenga contemporaneamente sul piano industriale e sulle scelte editoriali ed è necessario che a quel tavolo siano presenti tutte le componenti sociali ed imprenditoriali dell'azienda».