28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Lavoro

Saltamartini: «Statuti partecipativi per condivisione utili impresa»

«E' necessario giungere in tempi brevi ad una ridefinizione dell'intero sistema delle relazioni industriali»

«Il richiamo del presidente della Camera, Gianfranco Fini, alla necessità di politiche meno conflittuali anche attraverso la via della partecipazione dei lavoratori agli utili d'impresa ci rafforza nella proposta, già presentata in Parlamento, per l'introduzione di statuti partecipativi all'interno delle aziende». Lo dichiara Barbara Saltamartini, componente della Commissione Lavoro della Camera e responsabile delle Pari opportunità di An.

«Le sfide lanciate dalla globalizzazione e i mutati scenari economici - spiega la parlamentare - hanno generato ormai un profondo cambiamento nel mondo del lavoro, che impone la necessità di giungere in tempi brevi ad una ridefinizione dell'intero sistema delle relazioni industriali. Una ridefinizione che, a nostro avviso, deve incentivare le parti sociali a trasferire il loro operato dal tortuoso sentiero della contrapposizione alla strada più ariosa della coesione e del dialogo, al fine di consolidare l'intero sistema-Paese. D'altro canto - prosegue - le grandi trasformazione avvenute nel paradigma produttivo hanno reso la risorsa umana sempre più importante all'interno dell'impresa: oggi al lavoratore si richiede non più soltanto lo svolgimento di funzioni meramente esecutive ma anche l'implementazione di linee progettuali riguardanti la definizione dei processi aziendali. E', dunque, fondamentale, ottimizzare l'impiego del lavoro, ricercando formule collaborative per le quali la risorsa umana possa diventare sempre più ‘soggetto' della produzione».

«La pdl che abbiamo presentato in Parlamento- osserva Saltamartini - muove da queste premesse, nella convinzione che la partecipazione dei lavoratori possa oggi costituire un orizzonte strategico di grande attualità, capace di costituire lo sfondo culturale più appropriato per favorire il perseguimento di una via ‘alta' alla competizione internazionale delle imprese. Ora - conclude - l'auspicio è che le diverse proposte di legge sull'argomento possano trovare una rapida calendarizzazione in Commissione lavoro ».