Lehman: Tremonti non svela cifre dei rischi per l’Italia
Interpellanza urgente al ministro dell’Economia dell’on. Francesco Boccia, sottoscritta da oltre trenta deputati del Gruppo Pd
«Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, si è affannato con troppa celerità nel dichiarare che il Tesoro non è creditore e che il mark to market con le posizioni Lehman Brothers è positivo. Tremonti non svela però le cifre, e noi qualche dubbio legittimo ce l'abbiamo, così come ce l'hanno i mercati. E se tutte le altre banche che hanno partecipato alle operazioni di «Finanza Creativa» fortemente volute dal Ministro Tremonti nella legislatura 2001-2006, di fatto hanno posizioni negative (e quindi a credito per il Tesoro) sui flussi legati agli swap, non si capisce come mai non dovrebbe avere posizioni simili anche Lehman».
Lo dichiara il deputato Pd Francesco Boccia che ha presentato oggi al ministro dell’Economia un’interpellanza urgente, sottoscritta da oltre 30 deputati del gruppo Pd.
«Non bastano più generiche rassicurazioni, vogliamo i numeri reali» insiste Boccia. «Nell'interpellanza chiediamo che vengano forniti i dati delle posizioni che vedono come controparte swap Lehman.
In particolare:
. l'operazione Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) portafoglio P1 denominata CPG società di cartolarizzazione, Class A2 del 2003 per 787 Mln di euro e Class A1 2003 per 300 Mln;
. l'operazione Cdp portafoglio AEM denominata CPG società di cartolarizzazione, Class A1 per 195 mln e Class A2 per 75 mln entrambe del 2003;
. l'operazione Cdp Portafoglio TAV per 495 Mln
. l'operazione Cdp Portafoglio Poste per 308 Mln.
. Infine chiediamo chiarezza anche sulle caratteristiche dell'operazione Scic Research per 460 Mln, effettuata nel 2004 dal Ministero dell'Università e della Ricerca in collaborazione con l'allora Ministero delle Attività Produttive.
Dalle nostre valutazioni Lehman è con altre banche controparte Swap di numerosissime operazioni del Tesoro, ma su queste, che superano i 2,6 mld di Euro, vorremmo chiarimenti trasparenti».
«La crisi è grave e sotto molti aspetti non ha precedenti, molto probabilmente siamo di fronte alla fine della stagione della finanza speculativa, fatta di carta e matrioske finanziarie – prosegue Boccia - che hanno ottenuto l'accordo di molti imprenditori spregiudicati e di Governi irresponsabili. Probabilmente il ministro Tremonti ha la memoria corta, ma lui oggi così attento al rapporto tra Stato e Mercato, risulta tra i principali protagonisti di quella infausta stagione che spazzò via la finanza al servizio dell'impresa con la finanza creativa fatta di scorciatoie, da carta straccia e cartolarizzazioni. Il tempo dei conti con la politica verrà poi, oggi vogliamo sapere quanto costeranno agli italiani le fantasie del primo Tremonti (2001-2006); per questo motivo chiediamo la verità sugli swap Lehman con il Tesoro».
Nell’interpellanza, infine, il gruppo Pd chiede al ministro come intende intervenire per regolamentare i contratti swap, con particolare riferimento alla loro possibilità di utilizzo da parte di Enti Pubblici; a quanto ammonti l'esposizione dei piccoli risparmiatori italiani nei confronti dei Bond Lehman e come intende tutelarli, considerato che le agenzie di rating continuavano ad attribuire a Lehman Brothers un rating «A+».
Questo il testo dell’Interpellanza urgente
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'economia e delle Finanze, per sapere - - premesso che:
la banca d'affari Lehman Brothers ha avviato le procedure di amministrazione controllata in base all'art. 11 della legge fallimentare statunitense;
la stessa banca ha stipulato contratti swap ancora aperti aventi come controparte aziende di Stato italiane, Ministeri e la stessa Repubblica Italiana inerenti operazioni di cartolarizzazione avviate a partire dal 2002 dall'allora Ministro dell'economia Giulio Tremonti;
il Ministro Tremonti, a seguito del crack della banca statunitense, ha più volte affermato che la posizione dell'Italia è priva di rischio in quanto controparte debitrice della stessa banca;
da informazioni assunte risulterebbe invece che la posizione mark to market nei confronti di Lehman Brothers potrebbe essere positiva. Solo così potrebbe essere spiegata la dichiarazione del Direttore Generale del Tesoro nella conferenza stampa conclusiva dell’Ecofin della scorsa settimana quando dichiarava «La prima cosa che ci chiediamo è se la nostra controparte (Lehman) è solida» -:
il numero e l'ammontare finanziario dei contratti swap aventi come controparte Lehman Brothers stipulati da aziende pubbliche italiane, Ministeri e Repubblica Italiana con particolare riferimento a quelli riconducibili alle operazioni di cartolarizzazione realizzate dal precedente Governo Berlusconi;
a quanto ammonti il mark to market e quale sia il segno, positivo o negativo, relativo a tali contratti con particolare riferimento alle seguenti operazioni decorrenti dall'anno 2003:
a. Scic Research, Ministero dell 'Università e Ricerca per 460 milioni di Euro;
b. CDP portafoglio AEM per 195 milioni di euro Class A1 e 75 milioni Class A2;
c. CDP portafoglio Poste per 308 milioni di euro;
d. CDP portafoglio TAV per 495 milioni di euro;
e. CDP portafoglio P1 per 787 milioni di euro Class A2 e 300 milioni di euro Class A1;
f. Swap su FIP;
quali misure intenda adottare in tema di regolamentazione dei contratti swap con particolare riferimento alla loro possibilità di utilizzo da parte di Enti Pubblici, allo stato soltanto sospesa per un anno dall'art. 62 del Decreto Legge n. 112 del 25 Giugno 2008, convertito nella legge n. 133 del 6 Agosto 2008;
a quanto ammonti l'esposizione dei piccoli risparmiatori italiani nei confronti dei Bond Lehman e quali misure intenda adottare a loro tutela considerato che le agenzie di rating continuavano ad attribuire a Lehman Brothers un rating «A+»;
qualora i dati riportati risultassero confermati, quali misure intendano adottare al fine di prevenire possibili squilibri sui bilanci degli enti e delle amministrazioni dello Stato.