PIL: «Abbassare il tasso di sconto di almeno un punto»
«Cosa bisogna fare per convincere Trichet per portare sollievo alle famiglie ed all'economia?»
I dati che oggi l’Istat diffonde confermano quello che sosteniamo da tempo: una situazione assai grave e preoccupante.
Infatti, la violenta caduta dei consumi delle famiglie, per via di un potere di acquisto ai minimi storici (si pensi anche alla diminuita fruizione delle vacanze e di tutte le attività ricreativo-culturali), porta a conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Non solo quindi, si ha un peggioramento delle condizioni di vita di milioni di cittadini, ma vi sono anche ricadute pesanti sul tessuto economico e quindi sul Prodotto Interno Lordo del nostro Paese.
Se a ciò aggiungiamo che i parametri finanziari per i prestiti e per i mutui stanno raggiungendo livelli assai elevati, il quadro si tinge di toni ancora più foschi.
Infatti, non dimentichiamo che il Taeg ha superato il 6%, la soglia più alta mai raggiunta nella serie storica della Banca d’Italia, risalente al 2004 e ciò si sposa con un Euribor attorno al 5%, che fa ricadere per 3 milioni e 200 mila famiglie aumenti della rata per i mutui di 170 – 180 Euro al mese.
Cosa si aspetta, allora, ad abbattere il tasso di sconto, oggi situato al 4,25%, di almeno un punto, per cercare di iniziare una svolta che possa scongiurare la recessione economica oramai in atto nel nostro Paese?
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