8 ottobre 2024
Aggiornato 01:30
Formazione e Lavoro

Presentate da Barbieri deleghe a Province per formazione professionale

La Regione Puglia ha provveduto ad individuare le Province pugliesi quali soggetti delegati alla realizzazione delle attività relative alla programmazione FSE 2007/2013

La Regione Puglia ha provveduto ad individuare le Province pugliesi quali soggetti delegati alla realizzazione delle attività relative alla programmazione FSE 2007/2013. La delibera è stata presentata oggi dall’assessore al Lavoro e Fp, Marco Barbieri con gli assessori alla Formazione e con i delegati delle 5 province pugliesi Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1575 del 4 settembre 2008, avente ad oggetto «POR Puglia FSE 2007/2013: Atto di programmazione per l’attuazione degli interventi di competenza regionale e per il conferimento di funzioni alle Province pugliesi», la delega della formazione professionale entra nel vivo prevedendo per le amministrazioni provinciali un ruolo attivo nell’attuazione di attività finanziate con oltre 387 milioni di euro a valere sul Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2007/2013, pari al 30,25% della spesa totale prevista.

L’assessorato regionale al Lavoro, Cooperazione e Formazione Professionale ha infatti concertato con i corrispettivi assessorati delle cinque Province pugliesi l’attuazione e la gestione del Programma regionale delegando loro attività realizzabili nell’ambito degli Assi Adattabilità, Occupabilità, Capitale Umano e Assistenza Tecnica. Le Province pugliesi, nel rispetto delle regole dettate dalla normativa regionale, nazionale e comunitaria, provvederanno a concorrere all’attuazione del POR Fse 2007/2013, secondo i fabbisogni territoriali da loro individuati, realizzando interventi diretti a lavoratori, lavoratrici, imprese, donne, giovani, disoccupati di lunga durata, lavoratori in CIGS e mobilità e immigrati. Pertanto, fra le tante attività realizzabili, le Province potranno finanziare interventi di: - formazione, qualificazione e specializzazione delle competenze professionali, informazione e sensibilizzazione nei settori del turismo, dei beni e delle attività culturali ed ambientali, dell’industria e dei servizi, della tutela delle acque e del risparmio idrico, della gestione dei rifiuti, della raccolta differenziata e delle bonifiche, - formazione e servizi finalizzati a migliorare il posizionamento strategico e i fenomeni di internazionalizzazione, ricambio generazionale e sviluppo dell’innovazione per le imprese; - istruzione e formazione tecnica superiore con le scuole, - sostegno/qualificazione per l’inserimento e reinserimento lavorativo, - accompagnamento, formazione, incentivi per la qualificazione, riqualificazione e il supporto del riequilibrio delle opportunità di ingresso e permanenza nella vita attiva delle donne, - accompagnamento , formazione e d emersione per immigrati, - percorsi formativi e servizi per la prevenzione della dispersione scolastica e l’acquisizione di una qualifica professionale.

Sarà possibile così coordinare la delega già ricevuta in tema di mercato del lavoro (i Centri per l’Impiego sono gestiti dalla Province) con quella in tema di formazione professionale, coordinando le due politiche e compiendo un altro passo verso l’obiettivo di una formazione che serva al lavoro. Si attua finalmente una previsione di legge regionale esistente sin dal 2002, ma non realizzata nella precedente legislatura, e che ha avuto un precedente con l’affidamento alle Province della formazione autonomamente finanziata (cosiddetti corsi liberi), previsto dalla legge regionale 32/2006. Alla deliberazione di Giunta regionale seguiranno appositi Atti d’Intesa, stipulati con le singole Amministrazione provinciali, ai sensi della normativa comunitaria vigente. Regione e Province hanno altresì concordato che nel 2010 vi sarà una revisione di quanto deciso, alla luce dei risultati conseguiti.