Riparte l'attività al Porto Container di Cagliari
I 200 dipendenti diretti e gli altri 300 della ITERC e della Compagnia portuale sono attualmente in Cassa Integrazione straordinaria
Il Porto Container di Cagliari, gestito dalla società CICT (la cui proprietà è della Contship Italia), era fermo da diversi mesi, a causa della perdita del mono cliente Maersk che, pur avendo una partecipazione nella società, aveva deciso di dirottare i movimenti su altri porti.
I 200 dipendenti diretti e gli altri 300 della ITERC e della Compagnia portuale sono attualmente in Cassa Integrazione straordinaria e alcuni di essi si trovano senza salario da oltre tre mesi, a causa dei ritardi nell'approvazione della pratica della cassa integrazione. Un duro colpo per la già traballante economia della provincia cagliaritana, ma dell'intera Sardegna.
Nei giorni scorsi, la svolta. L'azienda, che rischiava tra l'altro la revoca della concessione da parte dell'Autorità Portuale di Cagliari, per bocca della signora Cecilia Battistello, presidente di Contship Italia, comunicava la buona notizia: l'azienda aveva firmato 6 contratti con nuovi clienti, di caratura internazionale, che garantiscono un traffico di merci, pari a circa 600.000 Teu, con ulteriori prospettive di acquisire un sesto cliente.
Per effetto di questo accordo, la cassa integrazione viene sospesa e vi è la possibilità di far rientrare al lavoro sia i lavoratori posti in CIGS sia quelli inviati in missione presso altri porti, gestiti dalla società. Le tedesche Hamburg Sud e Hapag LLoyd, la coreana Senator Line, la linea nazionale della Malesia MISC, la cinese OCL e la giapponese Nik sono i nomi dei partner, grazie ai quali l'attività del Porto potrà riprendere a partire dal 13 settembre.
La Cisl di Cagliari ha espresso soddisfazione per l'esito dell'incontro, indicando però anche la via da percorrere per il futuro:occorre lavorare sul retroporto, istituendo la zona franca e infrastrutturando il territorio.
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